App: la viralità è la migliore risorsa per uno sviluppatore!
È un dato di fatto che un’applicazione fatta male o poco aggiornata è una app che è destinata ad essere dimenticata in fretta e quindi disinstallata in breve tempo.
La scoperta di una nuova App non avviene quasi mai mediante una ricerca specifica su un motore di ricerca o mediante la promozione diretta sul sito dell’azienda sviluppatrice. Ruolo importante rivestono in questo caso i canali diretti (app store ecc.) e, soprattutto, il passaparola di parenti, amici e colleghi.
Un’applicazione diventa infatti virale quando gli utenti la condividono con entusiasmo attraverso social network, email, chat e anche con il classico passaparola.
La viralità di un’App è la migliore risorsa per uno sviluppatore di app, perché il passaparola è molto più potente di qualsiasi forma di pubblicità a pagamento.
La promozione social e l’invito alla condivisione sono quindi fondamentali per lo sviluppo della awareness attorno ad un’applicazione mobile. Quindi bisogna lavorare soprattutto sulla qualità, affinché venga anche consigliata ad amici e conoscenti. Ciò contribuirà alla diffusione virale del tuo prodotto.
Dalla awareness al download, però, il passaggio non è così imminente.
Per convincere gli utenti a scaricare un’app bisogna infatti fornire contenuti promozionali esclusivi: prodotti non commercializzati altrove, offerte promozionali specifiche per chi la utilizza ecc. Tuttavia, tutto questo è destinato a funzionare solo ad una condizione: che la app consenta agli utenti di rimanere aggiornati e di offrire loro, utilizzando lo strumento della notifica, le informazioni che vogliono e cercano. Una volta scaricata l’App, bisogna quindi tentare il tutto e per tutto per non deludere le aspettative degli utenti.
Non c’è cosa peggiore di una pessima user experience.
Nel 65% dei casi, il motivo principale per convincere gli utenti a mantenere l’applicazione installata sul dispositivo mobile è la presenza di contenuti interessanti ed in target e la capacità di proporre offerte in linea con il profilo utente (fattore importante per concludere l’acquisto).
In media le applicazioni inutilizzate rimangono sullo smartphone meno di 1 settimana per il 29% degli utenti, da 1 a 3 mesi per il 32%, mentre l’11% aspetta 3-6 mesi prima di rimuoverla. Sono le App di news ad essere eliminate per prime (in media dopo 11 settimane che rimangono inutilizzate), seguite da quelle di shopping, search, intrattenimento (12 settimane) e turismo (13 settimane).
Le App vengono rimosse semplicemente perché non utilizzate (55%), perché vengono sostituite da una nuova più utile (53%), perché c’è troppa pubblicità (46%) o per liberare spazio di archiviazione (45%).
Per avere successo, quindi, un’applicazione dovrebbe:
– avere qualcosa di prezioso da condividere,
– rendere facile per gli utenti la condivisione,
– premiare gli utenti per la condivisione e offrire loro incentivi per tornare,
– maggiore è il numero di utenti che la usano e maggiore deve essere il valore aggiunto della stessa (update e miglioramenti frequenti).