Bellezza ed algoritmo: cosa hanno da condividere?
Finiti i tempi degli algoritmi studiati al liceo scientifico, vero incubo degli studenti nel preparare gli esami di maturità, oggi l’algoritmo(procedimento sistematico di calcolo) sembra regnare sovrano su ogni aspetto della nostra vita, governata dalla tecnologia.
E considerando che bellezza ed eterna giovinezza sono i must della nostra epoca, non poteva certo mancare l’applicazione dell’algoritmo anche alla bellezza.
Ci ha pensato L’Oreal (chi non conosce la multinazionale francese che fattura 25 miliardi?), che con il suo marchio Lancome ha messo a punto un fondotinta, prodotto di bellezza indispensabile, assolutamente personalizzato sulla pelle della persona che lo utilizzerà: Le Teint Particulier.
Cos’ha di speciale? Appunto quello di coniugare bellezza ed algoritmo, visto che questo fondotinta scaturisce dall’azione combinata di uno scanner, un algoritmo ed un piccolo mixer.
In pratica, lo scanner analizza la pelle della cliente, ovvero struttura, pigmenti, melanina, percentuale di grasso e, dopo aver registrato i dati, li trasferisce ad un computer. Poi, grazie ad un algoritmo, il computer è in grado di elaborare il mix corretto di ingredienti – scelti in una palette(lista di colori scelti nell’insieme di tutti quelli disponibili) di ben 22 mila colori – adeguati alla pelle presa in esame. Il mixer amalgama il tutto e…voilà les jeux sont fait: Le Teint Particulier è pronto, bellezza ed algoritmo producono un prodotto unico, assolutamente(è il caso di dirlo!) personalizzato. Meraviglie della matematica(o, se preferite, informatica)!
E il prezzo di questo prodigioso fondotinta? Mediamente costa il 30% in più rispetto a quelli attualmente esistenti nella gamma Lancome ma…vuoi mettere avere un prodotto esclusivo, creato su misura appositamente per te e per la tua pelle? Più tailored made di così non si può.
Al momento esistono solo tre di questi marchingegni(due a Los Angeles ed uno a Seattle) ma entro la fine dell’anno dovrebbero diventare cinquanta, piazzati nei reparti di bellezza(cosmetica) dei più importanti grandi magazzini al mondo .
Questa iniziativa si sposa assai bene con un’azienda che ha puntato sulle nuove tecnologie applicate alla cosmetica e che scommette sui social media crogiuolo di pensieri e tendenze – e le varie app e start-up dai quali possono venire, direttamente da potenziali clienti, nuove idee di prodotto(e nuovi clienti).
A dimostrazione che l’accoppiata bellezza ed algoritmo(tecnologia) sono davvero gli elementi sui quali puntare, L’Oreal ha aperto un incubatore che studia trend e prodotti a San Francisco ed ha acquisito due start-up sempre del settore cosmetica.
Bellezza fa rima con… algoritmo.