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Chatbot e turismo

I chatbots sono delle applicazioni progettate per consentire agli utenti di interagire in modo rapido e naturale con un robot grazie all’intelligenza artificiale.

Sulla base di una serie di risposte preconfigurate il bot, abbreviazione di robot, riesce a dialogare con le persone tramite una chat  senza alcun intervento umano, simulando una conversazione del tutto naturale.

Un classico esempio di chatbot è Siri, assistente personale offerto da Apple: chi possiede un iPhone, grazie al bot, con un semplice comando vocale può accedere al web, inviare sms, leggere notifiche ecc.

In passato pianificare una vacanza significava dover obbligatoriamente lasciare casa e andare in un’agenzia viaggi oppure, per i viaggiatori più audaci, contare sul passaparola o sulle proprie fidate guide di viaggio.

Lo sviluppo delle nuove tecnologie, come internet ad alta velocità e quindi la navigazione via smartphone, ha profondamente modificato queste abitudini.

Nel mercato Europeo, il mobile rappresenta oggi uno dei principali motori di prenotazione per tutti i player del Travel Industry e si stima che entro il 2020, le transazione tramite mobile saranno di circa 50 miliardi di euro, che rappresenta 1/3 del mercato online globale.

L’utilizzo di assistenti virtuali (chatbot) permetterà agli operatori di gestire le richieste del viaggiatore tramite email, chat o SMS in tempo reale.

I chatbots in campo turistico che diventano dei veri e propri agenti di viaggio capaci di dare informazioni e  offrire supporto in tempo reale 24 ore su 24 in qualsiasi lingua, semplificando l’esperienza degli utenti.

I chatbot avranno un impatto sempre maggiore sulle modalità in cui il settore dei viaggi serve i propri clienti, cercando informazioni, prenotando un viaggio, o richiedendo assistenza.

Queste soluzioni sono in parte basate sul Natural Language Processing (NLP), un sottocampo utilizzato in applicazioni di intelligenza artificiale.

La sfida non è solo nel garantire che un computer sia in grado di comprendere il significato del linguaggio umano, ma che sia anche in grado di considerare e valutare al volo il contesto della conversazione per garantire un dialogo rilevante.

Il viaggiatore in media effettua quasi 50 ricerche on line, visita 38 siti differenti, legge recensioni, si documenta per 15 settimane, e non ha una particolare destinazione in mente quando inizia a pianificare la propria vacanza.

Una risposta a portata di smartphone è rappresentata dagli agenti virtuali di viaggio, in grado di ricevere le richieste via email, chat o SMS, interagire con i sistemi esistenti (GDS, CRM, ecc) ed inviare proposte e offerte al cliente con la supervisione dell’Agente di Viaggio, combinando contesto (luogo, ora, lingua) e dati personali (età e interessi).

Il binomio chatbot e turismo può rivelarsi molto vantaggioso.

In un mercato fortemente competitivo, dove i turisti desiderano avere informazioni sempre più accurate e nel minor tempo possibile, disporre di un chatbot può rappresentare davvero un fattore di successo rispetto alla concorrenza.

I vantaggi nell’usare i chatbots per prenotare le vacanze sono svariati:

 

Molte aziende si stanno sempre di più avvicinando a queste nuove modalità per interagire con i propri clienti, esistono infatti bot per qualsiasi cosa, per fare shopping, per cercare ristoranti, per prenotare hotel ecc.

Questo perché è ormai un dato di fatto che le persone interagiscono sempre di più da mobile, e che preferiscono molto di più le app di messaggistica, in quanto più veloci rispetto ad una semplice chiamata ad esempio.

I vantaggi invece che le aziende nel settore turistico possono ottenere utilizzando i chatbots nella loro strategia sono:

E tu che ne pensi dei chatbots?

 

Chatbot e turismo. Ultima modifica: 2017-03-29T12:11:00+02:00 da Ileana Somma
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