Ce lo siamo chiesti tutti, ammettiamolo, da dove proviene questa smania di condividere qualsiasi cosa sui social network? la risposta è semplice Condivido ergo sum.
Accade con qualsiasi tipo di contenuto, il cappuccino della mattina, un cielo finalmente terso dopo giorni di pioggia, riflessioni di dubbia rilevanza, il muso assonnato del gatto, idee politiche, gusti musicali ecc… i momenti da condividere sono tantissimi.
Condivido ergo sum, ma perché?
Se si chiede in giro, si raccolgono risposte superficiali come: “perché mi piace farlo”, “perché penso possa essere utile per gli altri”.
Ma per spiegare questo fenomeno pervasivo serve senza dubbio un’analisi più approfondita.
La ricerca pubblicata sul “The New York Times” riprende la famosa “Piramide di Maslow”: condividere è un bisogno che appartiene ai livelli più alti, di stima e autorealizzazione, imprescindibili per una completa definizione del sè.
Tra le principali motivazioni alla condivisione:
1. Far conoscere agli altri i contenuti che ci piacciono e interessano;
2. Definire la propria immagine di sé, di fronte agli altri;
3. Alimentare relazioni con contatti che altrimenti andrebbero persi;
4. Sentirsi parte del mondo;
5. Supportare le cause che si reputano importanti.
Da questa ricerca sembra che l’intento generale sia quello di definire la propria immagine di fronte agli altri. Da una ricerca del CSCW, “Is it really about me? Message content in social awareness streams“, emerge che le donne newyorkesi tra i 20 e i 30 anni sono molto caute nella formulazione dei loro post, cercando di fornire un’ immagine di sé brillante, dinamica, impegnata e creativa.
Le donne e i Social Network
Le donne ammettono di rimuovere il post dopo qualche ora, se non raggiungono un numero adeguato di “like” e di commenti.
Invece, soggetti più giovani, sperimentano anche la condivisione di sentimenti negativi, individuando evidentemente nel social un luogo sicuro in cui sfogare le proprie emozioni, ricercando il supporto dei propri contatti.
Dunque il mondo dei social network non sarebbe solo uno svago, ma anche un canale per disegnare la propria immagine di sé così come la vorremmo e una via per esprimere le emozioni, forse meno rischiosa rispetto a quella della realtà.
E voi perché condividete?