ll coronavirus ed il salto digitale cui ci ha costretto rappresenta anche un evento di cui farne tesoro per il futuro.

La digitalizzazione imposta dal Coronavirus rimarrà nelle nostre vite a lungo.

Cosa più ci è mancato in queste settimane di lockdown è senza dubbio il sentirsi comunità.

Il mondo digitale fortunatamente ci ha permesso di sentirci vicini sebbene lontani: molti hanno cominciato ad utilizzare le videochiamate per un abbraccio anche se solo digitale, molti hanno continuato a lavorare senza fermare le proprie attività.

Quando una pandemia si presenta ad un certo punto dell’evoluzione, la popolazione che è colpita dal virus ha 2 alternative: o si adatta oppure si estingue.

I virus hanno un forte impatto sui processi di adattamento.

Il Coronavirus ed il salto digitale, sta dando un forte impulso ad una diffusione degli strumenti di comunicazione digitale al servizio della vita lavorativa (soprattutto per i meno giovani e per tutte quelle realtà ancora scettiche sulla tecnologia e sul lavoro da remoto).

Con la dichiarazione dell’Italia zona rossa enti ed aziende hanno dovuto fare i conti con questo ritardo di sviluppo e colmare il gap che li avrebbe fatti estinguere o avrebbe causato danni socio-economici maggiori rispetto a quelli che stiamo realmente sperimentando.

L’emergenza virus diventa quindi un’occasione da cogliere, se il virus blocca gli spostamenti e svuota gli uffici, chiude le attività, la tecnologia è pronta per essere messa sotto stress e diventare essa stessa virale.

Bisogna quindi cambiare la mentalità, cambiare la prospettiva: smart working, telelavoro, videoconferenze ed e-learning sono diventati gli strumenti più utili per fronteggiare quest’emergenza sanitaria ed hanno dato una scossa alla digital transformation.

 

Coronavirus ed il salto digitale

Come cambiano le aziende con il Coronavirus

Le aziende attivano quindi in poco tempo:

  • Smart working
  • Telelavoro
  • Task force tramite chat
  • Videoconferenze

Si creano VPN, desktop remoti, si configurano pc, si testano connessioni e lo si fa con estrema naturalezza e non solo i manutentori delle infrastrutture IT.

Il salto digitale parte:

  • dalla consapevolezza interna delle persone
  • dall’accettazione del cambiamento come naturale
  • dalla presa di coscienza che certe digital skill si apprendono anche senza averle già nel proprio background, che aprono le porte al cambiamento e che a tecnologia ci segue e si adatta a noi.

Per tanti anni abbiamo atteso la ricetta medica elettronica che era lì a portata di mano per fare un cambio importante delle nostre abitudini, così come le video lezioni a scuola.

Riunioni vietate e allora via alle call e ai meeting online,  che consentono di organizzare e partecipare alle riunioni con un click via web, condividendo schermi e lavorando su documenti a più mani, da più pc.

In una situazione tanto delicata come questa la tecnologia ci è venuta incontro e ci ha fatto compagnia in queste giornate interminabili… e dovremo pensare anche a condizionatori e a camini elettrici

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Coronavirus ed il salto digitale. Ultima modifica: 2020-05-06T14:52:39+02:00 da Ileana Somma