Qual è lo stato della digitalizzazione dei musei in Italia?
Le nuove tecnologie sono sempre più presenti all’interno del contesto museale, e ciò rappresenta un’eccellente opportunità per valorizzare le opere.
Che storie raccontano i musei? Questo è stato uno dei tanti temi affrontati a TourismA, Salone internazionale dell’Archeologia organizzato dalla rivista Archeologia Viva, lo scorso sabato 17 a Firenze.
La digitalizzazione dei musei è un tema di particolare interesse e di grande sensibilizzazione per molti musei italiani.
Per creare una strategia di comunicazione che sia fruibile ai vari target, bisogna tener conto di determinati fattori che spesso vengono tralasciati.
Oggi, mettere a disposizione la tecnologia a servizio dei visitatori, aiuta ad estendere i propri confini e rendere le visite decisamente più coinvolgenti.
Lo storytelling
In questo percorso lo storytelling è una chiave fondamentale per puntare sulla qualità dei contenuti che vengono messi online e che vengono utilizzati dai musei al loro interno.
Lo storytelling aiuta a creare “ una storia coinvolgente”, efficace e stimolante.
Per creare questo genere di contenuti bisogna conoscere il proprio target.
Grazie al “Piano Strategico 2016-2019” Il MANN, uno dei più importanti siti d’arte al mondo, ha rivoluzionato la propria immagine, evidenziando l’importanza e l’esigenza di arrivare a nuovi pubblici attraverso la tecnologia e la rete, in una prospettiva di audience engagement, cioè di coinvolgimento attivo del visitatore.
Tali ricerche hanno permesso al museo anche di puntare a soluzioni tecnologiche totalmente coinvolgenti, come la creazione del videogioco Father and Son.
I contenuti del videogioco sono stati ideati dal direttore del MANN Paolo Giulierini e con il prof. Ludovico Solima.
L’applicazione è stata tradotta in 7 lingue e ad oggi è stata scaricata da circa 2.000.000 di utenti in tutto il mondo.
Questo ci fa capire come la digitalizzazione dei musei affiancata a una buona strategia di comunicazione possa coinvolgere in modo piacevole il pubblico di ogni età, di ogni estrazione sociale e culturale.
I musei stanno vivendo una fase di grande sviluppo in cui stanno cercando di ricostruire il proprio ruolo, anche quelli più piccoli, come il Museo “I. Falchi” di Vetulonia.
Il museo, ha inserito tre totem multisensoriali con video in LIS, sottotitoli, audio e riproduzioni 3D di reperti significativi di Vetulonia etrusca, per un museo veramente per tutti.
Le nuove tecnologie hanno un ruolo strategico fondamentale, perché permettono il consolidamento e l’ampliamento di un network stabile di relazioni.
I mezzi per veicolare una buona strategia di promozione sono oggi tantissimi. Pensiamo ai social network e a come possono amplificare la visibilità di un museo.
Ciò permette ad un museo di essere presente anche al di fuori delle proprie mura, diventando un “museo without walls”.