Disordine è sinonimo di intelligenza e creatività: “Bisogna avere il caos dentro di sé per partorire una stella danzante”.
Nietzsche e Steve Johnson, nel suo libro “Da dove vengono le buone idee: la storia naturale dell’innovazione” suggerisce come farlo nella vita di tutti i giorni.
Elogio della creatività che si genera nel disordine, ovvero nell’intreccio casuale delle circostanze, occasioni, situazioni, spunti. In questo senso, non è un assurdo dire che chi è disordinato, è più brillante.
L’abitudine, la monotonia, la “procedura” fissa annichiliscono l’intelligenza: questa la tesi del libro di Johnson.
Disordine: cosa emerge da esperimento fatto
Nell’opera, che elabora i risultati di un esperimento di neuroscienze effettuato da Robert Thatcher, emerge che la creatività è caotica.
Le idee hanno bisogno di spaziare e di entrare in contatto con altre idee perché ci sia una scintilla creativa.
L’associazione, è il cuore stesso del pensiero umano.
Non è un caso, secondo Johnson, che il numero di idee sia più alto nelle grandi città rispetto ai piccoli centri, dove c’è più caos, confusione, disordine, rimescolamento rispetto alla statica quiete di ritmi e condizioni inalterate nel tempo.
Nella vita personale avere più hobby consente al cervello di comparare e risolvere problemi e situazioni, grazie a connessioni che si creano in maniera inconscia sulle scia di attività variegate.
Leggere contemporaneamente più libri favorisce l’immaginazione e la nascita di nuove idee, il che, secondo Johnson, viene più facile nella mente di chi spazia e divaga.
Le associazioni di idee e i nessi sono possibili anche in un solo campo qualora arricchito di saperi.
Bisogna però essere aperti al confronto perché è il dibattito, secondo Johnson, di gran lunga molto più produttivo.
Quindi la dialettica è meglio del teorema.
Anche quando non si è al massimo della forma fisica, potrebbero nascere ottime idee: bipolarismo e deficit d’attenzione sono associati ad alti livelli di creatività.
Alla fine del libro, Johnson raccomanda:
“Fate una passeggiata, coltivate le intuizioni, scrivete tutto ma lasciatelo in disordine, scoprite per caso, fate errori, coltivate più hobby, frequentate le caffetterie, seguite i link, lasciate che altri elaborino le vostre idee, prestate, riciclate, reinventate.
Costruite un ammasso di intrecci.”
Il caos è fonte di creatività e dal caos nasce la vita: e tu quanto sei disordinato?