Esperienza d’uso vs usabilità: conosci la reale differenza?
Spesso capita di usare questi due termini in maniera indistinta come se fossero sinonimi.
In realtà, nonostante i due concetti siano relazionati tra di loro bisogna saper distinguerli.
Qual’è la differenza tra esperienza d’uso vs usabilità?
L’usabilità è il grado in cui un prodotto viene usato per raggiungere certi obiettivi con efficacia, efficienza e soddisfazione in un particolare contesto.
L’obiettivo dell’usabilità è far si che il grado di utilizzo sia il più facile possibile per garantire la soddisfazione dell’utente.
Un esempio concreto è quando i visitatori trovano il vostro sito internet facile da utilizzare perché hanno potuto raggiungere i loro obiettivi e sono soddisfatti del risultato!
Usabilità
L’usabilità di un prodotto può essere misurata attraverso i seguenti criteri:
1) Efficacia: durante lo svolgimento di un compito quanti errori commette un utente? Quali conseguenze hanno questi errori e la loro importanza? Quanto tempo ci impiegherebbe l’utente a risolvere questi errori?
2) Efficienza: di quanto tempo ha bisogno l’utente per svolgere un compito?
3) Facilità di apprendimento (learnability): quanto è facile per gli utenti eseguire le attività di base la prima volta che visitano il sito?
4) Facilità di memorizzazione (memorability): trascorso un periodo dall’ultima visita del vostro sito internet, quanto tempo impiega l’utente a riconoscere le attività che aveva eseguito in precedenza?
5) Soddisfazione: è stato bello e facile per l’utente visitare il vostro sito? Qual’è il livello di soddisfazione ottenuto?
User Experience
La User Experience, come abbiamo già spiegato in altri articoli, è proiettata verso l’utente e la sua esperienza prima, dopo e durante l’interazione con un servizio, un prodotto o un sistema.
L’Esperienza d’uso studia il comportamento degli utenti e le loro interazioni.
Da queste definizioni è possibile evincere che tra esperienza d’uso vs usabilità da una parte l’attenzione è rivolta all’USO e dall’altra all’UTENTE.
Tuttavia, i due termini sono complementari tra di loro poiché la combinazione usabilità e esperienza d’uso permette di ottenere un risultato equilibrato e completo.
Non bisogna sacrificare uno dei due aspetti, ma è necessario lavorare per permettere il raggiungimento di buoni risultati da entrambe le posizioni.
Un esempio concreto è rappresentato da Amazon.
La piattaforma e–commerce grazie ai servizi che mette a disposizione del cliente soddisfa i criteri di usabilità e di user experience.
Per esempio, piace molto la sezione delle recensioni che permette di leggere le opinioni dei clienti su un determinato prodotto e osservare il punteggio sul grado di utilità dello stesso.
In questo modo, saremo più convinti di effettuare o meno l’acquisto.
Un altro elemento utile e comodo per il cliente è il sistema di acquisto “in 1-Click”.
Ovvero, dopo aver aver effettuato il primo ordine e inserito il metodo di pagamento, la modalità di spedizione e l’indirizzo nel proprio account, 1-Click si attiva automaticamente.
Utilizzando questo sistema e quindi cliccando sull’opzione 1-Click, gli ordini successivi al primo acquisto verranno effettuati in automatico evitando il carrello.
In questo modo quello che ottiene Amazon è facilitare la vita al cliente e evitare, come succede in altri siti, l’abbandono del carrello.
Da queste riflessioni è possibile quindi dedurre che la distinzione tra esperienza d’uso vs usabilità sia ben evidente poiché i ruoli svolti sono diversi.
Tuttavia, non è possibile studiare e mettere in pratica solo le funzioni di una tralasciando l’altra.
Entrambe devono collaborare perché usabilità senza esperienza d’uso non durerebbe nel tempo e esperienza d’uso senza usabilità non può esistere.