Il nuovo anno è alle porte e col 2016 sarà in arrivo anche una grande novità: il lancio di Facebook DSP (Demand Side Platform).
Cosa farà Facebook DSP? Sarà in grado di eseguire acquisti automatizzati di inventory pubblicitaria online usando la sua metodologia di targeting “people-based”.
Metodologia di targeting “people-based”
Il Cross-Device Report, è basato non solo sui cookie, ma anche sul fatto di essere loggati a Facebook permettendo agli inserzionisti di essere in grado di scoprire da quali dispositivi le persone accedono agli annunci pubblicitari e su quali device invece avvengono le conversioni. Gli inserzionisti possono ad esempio vedere il numero di consumatori che clicca su un annuncio pubblicitario da iPhone e che poi accede al sito web dell’azienda o effettua l’acquisto da desktop e viceversa.
“Immaginate di vedere l’annuncio di un prodotto sul vostro telefono cellulare mentre fate la fila in banca. Effettuerete subito l’acquisto dallo smartphone? Probabilmente no. Ma forse, tornerete in ufficio più tardi quel giorno e comprerete il prodotto sul vostro computer. Tali conversioni cross-device stanno diventando sempre più comuni, dal momento che le persone si muovono continuamente tra telefoni, tablet e computer fissi nella loro interazione con le imprese”.
Secondo una recente ricerca di Facebook, tra gli utenti che hanno mostrato interesse in un annuncio mobile di Facebook prima di convertire, il 32% ha effettuato la conversione su desktop entro le 4 settimane successive. Con il passare del tempo, inoltre, la probabilità che la conversione avvenga su un device diverso dal mobile tende ad aumentare. Ciò rischia di far sottovalutare l’importanza di smartphone (e tablet) in una strategia di marketing multicanale.
Inoltre il monitoraggio dei dati sui clic e conversione cross-device ha mostrato che gli annunci su mobile promuovono le vendite in ogni canale.
Il Cross-Device Report è disponibile negli Ad Reports di Facebook.
Con Facebook DSP, il famoso social network getterà un quarto pilastro nella sua piattaforma pubblicitaria, che ad oggi include un ad server (Atlas), una SSP sell-side platform (LiveRail) e un ad network (Audience Network). Nei suoi contatti con le agenzie, Facebook starebbe presentando la sua nuova piattaforma come una DSP di nuova generazione, con un sistema di identity management più forte di chiunque oggi sul mercato.
I numeri sono spaventosi: con una copertura di oltre 1 miliardo di utenti attivi nel mondo, in media 17 milioni di utenti in Italia si collegano giornalmente a Facebook da computer e dispositivi mobili.
Chi saranno le prime “vittime” del sistema? Probabilmente Doubleclick bid management, e Youtube grazie all’inventory di video, ma anche diverse aziende che attualmente lavorano solo con i cookie, poichè è prevista l’integrazione anche di cookie di terze parti, rendendo di fatto Facebook DSP, una piattaforma temibilissima per i concorrenti.
Google, uno tra i più noti concorrenti, da pochi mesi ad esempio ha creato il suo cross-device report tramite la sua Suite Marketing di DoubleClick, utilizzando una combinazione di dati utente loggati e cosiddetti approcci probabilistici, che utilizzano gli attributi del dispositivo per collegare gli utenti alle loro varie schermate.