Google ha deciso di dare il buon esempio e diventare sempre più green: nel corso del 2017 acquisterà solo energia rinnovabile per alimentare le sue attività globali.
Più che un obiettivo, è una promessa alla quale il gigante di Mountain View non ha intenzione di sottrarsi: “la lotta contro il cambiamento climatico è una priorità globale sempre più urgente”, si legge nel blog di Google che, con i suoi giganteschi data center ed uffici sparsi nel mondo, ha deciso di contribuire con la sua parte.
Ogni ricerca, ogni click, ogni immagine caricata tramite Google, dal 2017, avrà un impatto minore.
A parte 20 nuovi progetti di energia rinnovabile, attivi dalla regione cilena di Atacama alla Svezia, gli impegni di acquisto di energia pulita da parte di Google si tradurranno in investimenti infrastrutturali superiori ai 3,5 miliardi di dollari a livello globale, circa i due terzi dei quali negli Stati Uniti.
Già oggi sono il più grande acquirente al mondo di energia rinnovabile, con impegni che raggiungono i 2,6 gigawatt (2.600 megawatt) tra eolica e solare ma il colosso ha già dichiarato che nei prossimi 10 anni investirà nel fotovoltaico, nell’eolico e in fonti di energia rinnovabile non intermittenti a basso impatto come l’idroelettrico, le biomasse e il nucleare.
Secondo alcune fonti, il totale dei data center nel 2015 ha consumato il 3% dell’intera fornitura di energia elettrica mondiale, ed è quindi evidente come l’incremento della richiesta e di investimenti da parte di grandi gruppi come Facebook, Apple, Microsoft e appunto Google, sia determinante per lo sviluppo delle nuove tecnologie e la riduzione dell’impatto di tutta la rete.
Per il momento Google non dovrebbe produrre energia rinnovabile ma solo comprare quella necessaria per alimentare tutte le sue strutture, ma a Mountain View stanno lavorando proprio proprio per raggiungere l’obiettivo finale di produrre autonomamente l’energia necessaria a far andare avanti la società e vendere quella in eccesso.
Per arrivare a questo Google sta lavorando sull’efficienza dei suoi sistemi tecnologici per aiutare le energie rinnovabili: ad esempio ha notevolmente migliorato l’efficienza energetica dei suoi data center, rispetto a 5 anni fa ora l’erogazione di corrente è 3,5 volte più controllata, e questo elimina gli sprechi.
Grazie all’intelligenza artificiale Google riduce l’energia necessaria per il raffreddamento dei suoi sistemi e utilizza gli algoritmi per calcolare il raffreddamento richiesto in diverse condizioni ambientali.
È quindi solo questione di tempo e Google sarà green al 100%!