Telemaco

Green Pass obbligatorio sul lavoro

Green Pass

Dal 15 ottobre è diventato obbligatorio possedere il Green Pass per accedere nei luoghi di lavoro, pubblici e privati, per ora fino al 31 dicembre, termine dello stato d’emergenza.

Le certificazioni scaricate hanno superato quota 100 milioni, con un’accelerazione proprio negli ultimi giorni: 2,5 milioni le emissioni tra giovedì e sabato della scorsa settimana.

Di queste 1,8 milioni a seguito di tamponi; seguono quelli derivanti da vaccinazione (643.184) ed infine quelle derivanti da guarigione (10.880).

L’obbligo di green pass nei luoghi di lavoro vale sia per il personale dipendente che per tutti coloro che accedono per svolgere attività lavorativa o di formazione (servizi di pulizia, ristorazione, manutenzione e rifornimento dei distributori automatici, consulenti, corrieri).

Va rispettato anche dai visitatori a qualunque titolo e dalle autorità politiche.

L’unica categoria esclusa è quella degli utenti dei servizi e di coloro che sono esentati dalla vaccinazione con un certificato medico.

Il Green Pass attesta di:

Quando si ottiene il Green Pass

La Certificazione verde COVID-19 per vaccinazione (prima dose) viene generata automaticamente dalla Piattaforma nazionale-DGC entro 12 giorni dalla somministrazione ed è valida dal 15° giorno dal vaccino fino alla data della seconda dose.

La Certificazione dopo la seconda dose verrà rilasciata entro 24/48 ore dalla seconda somministrazione e sarà valida per 12 mesi.

In caso di tampone negativo la Certificazione sarà generata in poche ore e avrà validità per 48 ore dall’ora del tampone in caso di test antigenico rapido, di 72 ore in caso di test molecolare.

Il Green Pass rilasciato in seguito ad un tampone non deve necessariamente essere valido per tutta la durata dell’orario lavorativo, ma solo al momento del primo accesso quotidiano alla sede di servizio; dopo tale verifica, il documento può scadere durante l’orario di lavoro, senza la necessità di allontanamento del suo possessore.

Controllo del Green Pass

Per le aziende private, il controllo della certificazione verde spetterà al datore di lavoro.

Non è richiesta l’estensione delle verifiche oltre l’orario di disponibilità dei dipendenti, fatto questo che genera certamente una scopertura.

L’obbligo dell’azienda si limita al dovere di istituire una procedura di verifica, ma non è tenuta a dare la garanzia della capillarità ed efficacia del controllo.

Le aziende che operano su più turni possono nominare addetti su ogni turno, mentre le aziende che applicano il classico orario 9-18 non hanno personale in servizio al di fuori di questa fascia.

Resta scoperto il personale delle pulizie che termina il proprio lavoro prima dell’apertura dell’ufficio o che lo inizia durante la notte; lavoratori che accedono fuori orario per recuperare attrezzature e materiali, chi effettua straordinari, guardiani, vigilanza, ecc.

I controlli in azienda possono essere legittimamente condotti a campione.

Non tutti i lavoratori quindi sono verificati ogni giorno e, soprattutto, nulla può essere detto sul possesso del Green Pass dieci minuti dopo l’effettuazione della verifica.

Secondo il Dpcm del 12 ottobre, “il datore di lavoro che non controlla il rispetto delle regole sul green pass è punito con una sanzione amministrativa che va da 400€ a 1.000€”.

Il controllo può avvenire tramite la app VerificaC19, che può essere scaricata dai responsabili addetti alle verifiche.

Rimarrà preferibile la modalità del controllo all’ingresso, piuttosto che a campione.

I datori di lavoro con meno di 15 dipendenti, “dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata”, possono “sospendere il lavoratore per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a dieci giorni, rinnovabili per una sola volta”.

Green pass obbligatorio sul lavoro: rischi per il lavoratore

Il lavoratore che accede al luogo di lavoro senza green pass è soggetto a:

Inoltre, “i giorni di assenza ingiustificata non concorrono alla maturazione delle ferie e comportano la perdita della relativa anzianità di servizio”.

Green pass obbligatorio sul lavoro: cosa fare in caso di esenzione medica

Coloro che invece non possono effettuare il vaccino per “per comprovati motivi di salute” devono esibire un certificato contenente l’apposito QR code.

Le persone esenti, dopo aver inviato la documentazione necessaria al medico competente, “non potranno essere soggetti ad alcun controllo” in merito al Green Pass.

Smart working e Green Pass

Non è richiesto il Green Pass ai lavoratori in smart working perché il possesso di questo è previsto per accedere ai luoghi di lavoro.

Il lavoro agile comunque non può essere utilizzato per eludere tale obbligo.

Se non sei in possesso del Green Pass organizzati per poter accedere in tranquillità al tuo luogo di lavoro 😉

Green Pass obbligatorio sul lavoro. Ultima modifica: 2021-10-19T19:43:21+02:00 da Ileana Somma
Exit mobile version