Molti brand hanno il dubbio che l’Inbound Marketing possa generare o meno vendite; la verità è che tutto dipenderà dal tipo di azienda e dal cliente a cui è indirizzato. Ci sono aziende con clienti che non hanno molta familiarità con il mondo 2.0, di conseguenza le strategie e i risultati in questi tipi di mercati saranno molto complicati.
L’Inbound Marketing si basa fondamentalmente su una strategia non intrusiva per connettersi con i potenziali clienti attraverso varie azioni di marketing digitale come SEO, social media, generazione di contenuti, ottenere lead… Tutti hanno un obiettivo comune: apparire di fronte al cliente senza disturbarlo.
Le aziende spesso commettono l’errore di credere di poter raggiungere benefici economici, attraverso l’Inbound Marketing, nel breve-medio termine. Ci vuole tempo e una strategia ben pianificata per generare vendite a fine percorso.
Pertanto, voglio parlarvi di otto punti che regolano il funzionamento di una strategia di marketing non intrusiva.
8 suggerimenti per una corretta strategia di Inbound Marketing per la tua azienda
1- Strategia basata sui dati
La principale differenza che il marketing del XX secolo ha con quello attuale è che ora è più facile accedere ai dati che possono contribuire a migliorare il tuo business a medio termine. È incredibile come ci siano ancora aziende che non utilizzano strumenti come Google Analytics con cui possono accedere ai dati che possono aiutarli a prendere decisioni. Il successo di una strategia di marketing si basa sui dati che migliorano l’impegno con i potenziali clienti.
2- Periodo e engagement
Questo punto ha a che fare con il punto precedente, poiché seguendo il percorso dei dati è possibile sapere quando un contenuto può avere un maggiore coinvolgimento tra gli utenti. Questo può variare a seconda del mese o anche del giorno della settimana in cui è pubblicato. Quindi un consiglio molto utile è quello di analizzare quale è il momento migliore per condividere il contenuto.
3- Collaboratori e influencer
Non c’è dubbio, le persone si fidano di più delle opinioni di altre persone. Perché non trasferire questo studio all’Inbound Marketing? Oltre a connetterti con i tuoi clienti attraverso i tuoi contenuti, puoi coinvolgere influencer che possano connettere il tuo brand al suo contenuto.
4- Contenuto multimediale
Un errore molto comune tra le aziende è quello di pensare al content marketing come alla sola creazione di articoli per un blog. Perché? È vero che in termini di posizionamento i contenuti di testo sono quelli che si posizionano meglio, tuttavia gli utenti o i potenziali clienti sono più interessati a un video o un’infografica.
5- Contenuti basati sul chiarimento di dubbi
Questo punto è essenziale per garantire il vostro impegno alla maggior parte dei clienti. Il contenuto generato deve essere utile, in modo da generare più interazioni, commenti e condivisioni.
Pensa a come creare contenuti che semplificano la vita dei tuoi clienti.
6- Non vendere, devi aiutare!
Molte aziende sbagliano quando si impegnano a generare contenuti volti a vendere direttamente al cliente. I contenuti vanno sfruttati per aiutare il cliente e solo in un secondo momento portarlo a interessarsi ai nostri prodotti/servizi.
7- Canali da utilizzare per connettersi con i potenziali clienti
Non devi essere ovunque. Se ad esempio vuoi trasmettere video, devi scegliere piattaforme come Vine, YouTube o Instagram per raggiungere il tuo pubblico. Devi anche definire il pubblico di destinazione di ciascun social network.
8- Strategie di Inbound Marketing conferite a persone specializzate
È sempre consigliabile collaborare con persone qualificate, che hanno esperienza in questo campo, in modo da raggiungere i risultati sperati senza commettere errori.