“One product family, one platform, one store” è il motto scelto da Microsoft per presentare Windows 10. In queste poche parole sono racchiuse le motivazioni che hanno portato al suo sviluppo: un’unica piattaforma che coprirà una famiglia di prodotti dalle caratteristiche eterogenee, attraverso nuove funzionalità, un’interfaccia rinnovata e un unico store digitale, dove gli utenti possano trovare tutte le applicazioni, sia quelle tradizionali, sia quelle ottimizzate per i dispositivi dotati di touchscreen.
L’estate è alle porte e, come annunciato mesi fa, si avvicina il giorno del grande lancio sul mercato di Windows 10.
Il 13 maggio 2015, Microsoft ha svelato ufficialmente il numero delle edizioni di Windows 10: saranno 7 (Home, Mobile, Pro, Enterprise, Education, Mobile Enterprise e IoT Core), ognuna delle quali ottimizzata per specifici dispositivi, in modo da soddisfare le esigenze di tutte le tipologie di utenti.
- Windows 10 Home: edizione desktop per PC, tablet e dispositivi 2-in-1 con Cortana, Microsoft Edge, Continuum, Windows Hello e varie app universali, tra cui quella che permette di eseguire i giochi della Xbox One.
- Windows 10 Mobile: edizione per smartphone e piccoli tablet con tutte le app presenti nell’edizione Home, alle quali si aggiunge la versione touch di Office.
- Windows 10 Pro: edizione desktop per PC, tablet e 2-in-1 con tutte le funzionalità dell’edizione Home, alle quali si aggiungono specifiche feature per le piccole aziende, tra cui Windows Update for Business.
- Windows 10 Enterprise: edizione simile alla Pro con funzionalità specifiche per le medie e grandi organizzazioni.
- Windows 10 Education: edizione simile alla Enterprise indirizzata alle scuole e alle università.
- Windows 10 Mobile Enterprise: edizione per smartphone e piccoli tablet indirizzata alle aziende.
- Windows 10 IoT Core: edizione specifica per i dispositivi connessi che fanno parte della Internet of Things.
Microsoft inoltre chiarisce che il passaggio al nuovo sistema operativo non sarà gratuito per chi ha copie pirata, installate illegalmente, di versioni precedenti del software. Sul suo blog l’azienda di Redmond specifica che l’aggiornamento a Windows 10 sarà gratuito per chi ha copie conformi di Windows 7 e 8.1, mentre i “pirati” dovranno pagare anche se saranno previste delle offerte.
A ricevere l’aggiornamento gratuito saranno quindi i possessori di copie “genuine” di Windows 7 e 8.1. Quando invece non sarà possibile verificare la licenza del software gli utenti avranno un logo in sovrimpressione sul desktop che glielo notificherà e l’offerta “free” non si applicherà ai dispositivi con copie “non genuine” di Windows. Per questi ultimi ci sarà la possibilità di passare legalmente alla nuova versione del sistema operativo, ma con delle “offerte” ad hoc.