Facebook è un buono strumento per la strategia Marketing ma anche Instagram per un museo può essere un ottimo strumento.
In questo articolo vi mostrerò tutti i vantaggi di avere un profilo aziendale per un museo.
Gli utenti di Instagram aumentano sempre di più e sempre più musei lo inseriscono nella propria strategia Social.
Per secoli le persone sono state interessate a catturare, scene di vita quotidiana, paesaggi, luoghi di vacanza, al fine di mostrarli ai propri amici.
La volontà di condividere i propri momenti non è qualcosa che è nato negli ultimi anni, ma ha delle radici profonde e questo i social network lo sanno bene.
Proprio per questo, i musei, utilizzando correttamente il loro canale Instagram, possono far uscire i quadri dalle sale, rendendoli vivi e in grado di interagire con un pubblico più vasto di quello che solitamente percorre i loro corridoi. Inoltre, grazie ad Instagram Stories è possibile raccontare un’esposizione, un evento o un convegno da un altro punto di vista, molto più informale e più vicino a quello dell’utente, sicuramente questo strumento è molto più semplice da utilizzare e diretto.
Uno dei motivi che ha spinto sempre più istituzioni museali ad utilizzare il social di Instagram è stata la possibilità di abbattere il muro che solitamente si pone tra la cultura umanistica e quella popolare.
L’utilizzo dei social media, in questo caso di Instagram, può creare valore sia per gli utenti che per l’istituzione in sé, contribuendo a costruire un’idea di arte e di cultura diversa, più vicina agli utenti e più aperta alla loro partecipazione.
Instagram per un museo: quali sono i motivi principali per cui un museo dovrebbe usare questo social network?
● La quantità di utenti attivi su Instagram lo classifica come uno dei “must to be on” social network. L’età media degli utenti lo rende particolarmente interessante: i giovani, sono spesso una delle categorie di visitatori che i musei fanno più fatica a coinvolgere;
● la componente estetica che caratterizza Instagram si presta molto bene ai tipi di contenuti che i musei possono condividere. Non solo arte e oggetti particolarmente affascinanti, ma anche scorci degli edifici e scatti da eventi o programmi. Inoltre, con Instagram si possono evidenziare dettagli affascinanti dalla collezione che normalmente non verrebbero notati, attirando così potenzialmente l’attenzione su oggetti meno popolari o conosciuti;
● Instagram si presta moltissimo alla condivisione di momenti da “dietro le quinte”.
● l’immediatezza di un social visivo, abbinata alle potenzialità di una piattaforma mobile. A differenza di Pinterest, Instagram vive prettamente su uno smartphone. È lì che si trovano tutte le foto e video e da lì le posso condividere con estrema facilità. La possibilità di scrivere didascalie, consente di aggiungere domande, quiz o concorsi e di strutturare la componente descrittiva della storia che viene raccontata per immagini.
Sicuramente questa piattaforma, potrebbe essere un valido strumento per migliorare la propria strategia di marketing.