L’uso dell’intelligenza artificiale nelle scuole sta per compiere un importante passo avanti in Italia.
Nell’anno del divieto agli smartphone nelle scuole elementari e medie, sarà l’intelligenza artificiale una delle principali novità di questo anno scolastico.
L’idea è utilizzare l’AI come una sorta di tutor, in grado di aiutare gli studenti e le studentesse a partire dallo storico dei compiti in classe e delle verifiche.
La sperimentazione durerà 2 anni ed ha l’obiettivo di capire se l’intelligenza artificiale può rappresentare uno strumento efficace a scuola.
Il Ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, ha annunciato una fase di sperimentazione che coinvolgerà le regioni CALABRIA, LAZIO, TOSCANA e LOMBARDIA, per un totale di 15 classi, tra medie e superiori.
L’obiettivo principale è quello di valutare come l’IA possa migliorare l’insegnamento e l’apprendimento, contrastando le distrazioni legate all’uso dei dispositivi mobili.
Questo progetto ambizioso potrebbe rappresentare un cambiamento decisivo nel modo in cui formiamo le nuove generazioni.
Secondo una ricerca condotta da TGM Research per conto di NoPlagio.it, in effetti, l’AI a scuola è ormai una realtà.
Del campione di poco più di mille studenti intervistati:
- il 65% la usa per compiti e saggi
- il 71% cerca informazioni
- il 60% la usa per svolgere compiti
- il 33% per imparare
- il 18% per rispondere a test
- il 21% come assistente personale
- il 13% specificamente per scrivere saggi.
Aree di applicazione dell’intelligenza artificiale nelle scuole
- Personalizzazione dell’insegnamento
Uno dei principali benefici dell’IA nell’istruzione riguarda la possibilità di personalizzare l’apprendimento.
Grazie a sofisticati algoritmi, gli assistenti virtuali possono analizzare i bisogni specifici di ciascun studente, adattando contenuti e metodologie didattiche alle sue esigenze.
Questo consentirebbe a ogni alunno di ricevere un percorso educativo su misura, che valorizzi i suoi punti di forza e lo aiuti a superare le difficoltà.
La personalizzazione non riguarda solo i contenuti, ma anche le tempistiche e le modalità di apprendimento.
L’IA permette agli insegnanti di monitorare in tempo reale i progressi degli studenti, fornendo feedback immediati che aiutano a individuare eventuali lacune da colmare.
- Facilitazione dell’apprendimento
Oltre a personalizzare l’insegnamento, l’IA può facilitare il processo di apprendimento.
Strumenti come chatbot e assistenti virtuali offrono agli studenti accesso continuo a risorse educative, disponibili 24 ore su 24.
Questi strumenti non solo chiariscono argomenti trattati in classe, ma offrono anche consigli su come affrontare compiti e progetti.
Gli assistenti virtuali possono guidare gli studenti nel loro percorso di studio, fornendo spiegazioni chiare e un supporto continuo nelle fasi di difficoltà.
Questa collaborazione può rendere l’apprendimento più accessibile ed efficiente, aumentando la motivazione degli studenti.
La visione del Ministro dell’istruzione
Un futuro promettente: intervenendo su TgCom24, Valditara ha espresso fiducia nei risultati attesi dalla sperimentazione, con la speranza che il progetto si espanda in futuro.
Il Ministro ha evidenziato la netta differenza tra strumenti che creano dipendenza, come i cellulari, e assistenti virtuali progettati per migliorare l’apprendimento.
L’intento è quello di sfruttare la tecnologia per creare strumenti educativi efficaci, capaci di contrastare le distrazioni e la dispersione scolastica, fenomeni sempre più presenti nelle scuole.
Rivolgendosi a scuole, enti locali e famiglie, Valditara ha lanciato un appello alla collaborazione per integrare questi nuovi strumenti nel sistema educativo.
Implementazione della sperimentazione: la sperimentazione dell’IA nelle scuole delle quattro regioni selezionate avverrà in un contesto ben strutturato, assicurando che tutte le parti coinvolte siano pronte ad accogliere queste innovazioni.
Dirigenti scolastici e insegnanti riceveranno una formazione specifica per ottimizzare l’uso della tecnologia in classe, garantendo una transizione graduale e produttiva verso l’integrazione dell’IA.
Un’accurata pianificazione e una costante valutazione dei risultati saranno fondamentali per il successo dell’iniziativa.
Saranno raccolti dati durante la sperimentazione per valutare l’efficacia degli assistenti virtuali e l’impatto che avranno sul processo educativo.
La sperimentazione in CALABRIA, LAZIO, TOSCANA e LOMBARDIA rappresenta il primo passo verso una trasformazione dell’istruzione in Italia, con grandi aspettative per un futuro in cui l’intelligenza artificiale potrà migliorare significativamente la qualità dell’insegnamento.