Come da copione, con il nuovo anno esce il report Google 2015: la classifica relativa alle parole più cercate nel 2015.
Questo report ormai consueto è particolarmente interessante perché traccia un profilo degli italiani e riflette chi siamo per ciò che cerchiamo: dimmi cosa cerchi e ti dirò chi sei.
Il report Google, infatti, offre spunti assai utili (e talvolta curiosi) in quanto svela un oggettivo spaccato di noi e del nostro Paese con i suoi gusti, i suoi interessi e spesso le sue contraddizioni.
Insomma, questa classifica ci mette a nudo offrendo un bisturi (spesso impietoso) a sociologi ed esperti di marketing per sezionarci e studiarci.
E’ bene precisare che il report Google 2015 mostra le parole più ricorrenti, divise per categorie, che non necessariamente sono le quelle più cercate in assoluto, ma sono i termini che hanno registrato un incremento più consistente rispetto all’anno precedente.
Nel 2015 sono stati primariamente gli eventi ad alimentare le ricerche in Italia. In particolare l’Expo, i tragici attentati dell’Isis ed anche la scomparsa di Pino Daniele che forse ha suscitato un interesse maggiore per la modalità drammatica con cui il celebre cantante è venuto a mancare.
Ever green nella classifica Google 2015 si confermano gli spettacoli Grande Fratello, Isola dei Famosi e Sanremo.
Per lo sport, altri immancabili sono stati Valentino Rossi, Juve e Inter.
Per quanto riguarda i personaggi famosi, Gabriel Garko, Miss italia e persino Rocco Siffredi sono stati i most wanted.
Ma nella classifica Google 2015 le indicazioni più significative derivano dalle sezioni dedicate ai Perché, ai Cosa significa e al Come fare per.
Nelle query dei Perché, oltre a cercare di capire i contro a sfavore dell’Expo (No Expo) e perché “Si chiama patto del Nazareno”, mi ha impressionato che al quinto posto compaia la query “Perché hai due papà” che la dice lunga sulla problematica delle separazioni coniugali ed i conseguenti profondi e laceranti dubbi sulla percezione della famiglia.
Nella sezione “Cosa significa“, invece, svettano i termini Gender e Trasgender, ancor prima di Isis che è al terzo posto, seguito da “Je suis Charlie”, il grande shock terroristico di inizio 2015.
Ma tant’è, siamo in Italia, e gli italiani sono afflitti dall’incubo dei codici tributari, primo fra tutti quello relativo all’IMU (“Codice tributo 3918”) .
Seguono termini tipici del linguaggio social, Tbt e Bae: addirittura quest’ultimo è stato inserito nella lista di lemmi che potrebbero essere aggiunti nella prossima edizione dell’importante Oxford English Dictionary (significati che vanno da fidanzata/tesoro al significato utilizzato nei ghetti per indicare persone in sovrappeso) .
Un interesse spiccato verso argomenti gastronomici e le ricette della nostra meravigliosa cucina italiana emerge nella sezione Come fare per, dove svettano le query per le olive in salamoia ed il gorgonzola fatto in casa.
Italian chic, invece, il settimo posto dove si cerca di imparare a fare il nodo della cravatta (eh, l’italico amore per l’ eleganza!) seguito dalla più romantica e commovente query di “come far innamorare un uomo” (ah, l’intramontabile sogno delle donne italiane!) .
Al decimo posto, argomento cool fashion per pischelli nostrani: “come fare il risvoltino”.