Dal 2010 Michelle Obama è impegnata attivamente per sensibilizzare la popolazione americana verso un grave problema, quello dell’obesità, soprattutto infantile. La sua sfida, che sembrava una “mission impossible” si è rivelata un vero e proprio successo, grazie alle strategie di marketing utilizzate.

La sua è stata una vera e propria campagna pubblicitaria che aveva come obiettivo sia quello di sensibilizzare e responsabilizzare i genitori verso l’acquisto di cibi salutari per i loro figli, sia quello di far percepire “alla moda” il mangiar sano ai ragazzi e adolescenti.

Quali sono le principali strategie di marketing adottate da Michelle Obama? Scopriamole insieme!

#1 Attirare l’attenzione.
Il primo passo per rompere il ghiaccio e iniziare un dialogo a livello nazionale è stato quello di coinvolgere gli studenti piantando un orto in una porzione di prato della Casa Bianca. A questa iniziativa hanno partecipato anche le due figlie che, con grande entusiasmo, hanno contribuito alla partenza di quella che si sarebbe rivelata una campagna vincente.

#2 Parlare con le persone.
Una campagna di sensibilizzazione su temi così importanti, che toccano da vicino l’intera popolazione, non può prescindere da un dialogo diretto. Per fare questo la First Lady si è calata nei panni del pubblico, rendendo divertente e estremamente comprensibile ogni risposta sull’alimentazione salutare. Attraverso i principali Social Network ha creato e diffuso contenuti che sono diventati presto virali e persuasivi.

#3 Comunicare con i bambini.
Questo è stato il passo più coraggioso e significativo tra tutte le strategie di marketing di Michelle Obama: catturare l’attenzione dei bambini non è semplice, soprattutto per un adulto. Ma anche stavolta la sua tecnica è stata sorprendente. Cosa attira maggiormente l’attenzione dei bambini se non un cartone animato? Probabilmente niente! e questo la Michelle lo sapeva bene! Ed ecco la decisione di comparire in veste di personaggio in una puntata di “Dottoressa Peluche”, un famoso cartoon Disney del momento.

le strategie di marketing per comunicare con i bambini

#4 Usare il potere della pubblicità.
Una decisione ardua è stata quella di  strutturare due campagne pubblicitarie per frutta e verdura, in modo da incentivarne il consumo. Nonostante fosse consapevole che l’investimento destinato al marketing di frutta e verdura era praticamente nullo, sono state ideate campagne pubblicitarie che hanno coinvolto personaggi famosi (come Jessica Alba) rendendo così frutta e verdura prodotti di tendenza, allo stesso livello di scarpe e vestiti. Ecco che gli alimenti salutari diventano dei veri e propri marchi di fabbrica che godono della stessa risonanza emotiva degli altri.

#5 MyPlate
Dopo aver superato il grande scoglio di entusiasmare e coinvolgere le persone  verso una sana alimentazione, la First Lady ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti: comunicare in modo migliore e più efficace le informazioni nutrizionali degli alimenti. Ecco che nasce MyPlate, una guida semplice e intuitiva per preparare un pasto sano.

Quali sono stati i risultati delle strategie di marketing usate da Michelle Obama, nella sua campagna di sensibilizzazione?
Prima di tutto è riuscita a coinvolgere partner importanti, come il famosissimo stadio di baseball americano (Fenway Park), che ha allestito un vastissimo orto sul tetto, facendosi  portavoce di un corretto regime alimentare. Le vendite di vegetali sono aumentate in modo decisamente significativo e le scuole hanno iniziato a fornire pasti e snack sani.
Inoltre molti personaggi di rilievo, come sportivi e atleti hanno scelto come loro sponsor acqua, frutta e verdura.

strategie di marketing per una sala alimentazione

Tutto questo ha contribuito al risultato più grande e soddisfacente per Michelle Obama: i tassi di obesità infantile hanno smesso di aumentare dopo tantissimo tempo. Sicuramente questo è solo un punto di partenza, ma personalmente ritengo che sia molto positivo!

Come sfruttare al meglio le strategie di marketing? La campagna pubblicitaria di Michelle Obama per un’America più sana.. Ultima modifica: 2016-06-09T14:36:49+02:00 da Sara Saccardi