Il marketing museale è costituito da tutte le attività che un museo dovrebbe fare per migliorare la qualità del servizio che offre e per arrivare al suo pubblico in maniera efficace ed efficiente.
Scopo del marketing museale è quello di avvicinare l’offerta alle esigenze culturali dei potenziali visitatori.
I musei rappresentano una parte di un contesto culturale e d’intrattenimento vasto, che vede come protagonisti consumatori esigenti che non si accontentano più della semplice visita in loco ma ricercano sempre più vere e proprie esperienze di spessore.
I musei offrono la possibilità di ammirare oggetti rari, autentici ed unici.
In passato il museo era centrato sugli oggetti e sulla loro conservazione.
Oggi il museo invece, è centrato sull’orientamento del visitatore, pur non tralasciando gli aspetti conservativi e di ricerca, si è quindi giunti alla consapevolezza che la funzione principale di un museo sia quella di offrire ai suoi visitatori un’esperienza unica e memorabile.
Secondo studi e ricerche nella storia del marketing museale si sono susseguiti 3 periodi:
- di fondazione (1975-1984): in questo periodo è stato introdotto il concetto di marketing come cultura, legato all’importanza del consumatore come
guida dell’organizzazione; - di professionalizzazione (1985-1994): in questo periodo i cambiamenti economici e sociali hanno portato a considerare il marketing come strategia d’impresa;
- di scoperta (1995-oggi): in questo periodo il marketing è considerato una funzione essenziale e fondamentale all’interno dei musei, con particolare attenzione sulle leve del marketing mix (prodotto, prezzo, promozione e distribuzione).
Questo cambiamento ha spostato l’attenzione dei musei sui visitatori e sulle loro richieste ed esigenze.
Da qui l’introduzione all’interno dei musei del mondo digitale: dal sito web innovativo e responsive all’utilizzo dei social network per diffondere la cultura e comunicare la propria autorevolezza brand, allo scopo di coinvolgere il visitatore in modo proattivo, e di trasformarlo da semplice spettatore a co-creatore di un’esperienza unica e di aumentare la brand awareness e la brand reputation del museo stesso.
Fondamentale quindi è la creazione di un ambiente interattivo e di un personale sempre aggiornato, preparato e competente, in grado di offrire un’immagine chiara e riconoscibile del museo e dei suoi obiettivi e tale da fare in modo che il museo diventi il veicolo attraverso cui passano la cultura, la conoscenza e l’informazione.
Marketing museale nei musei italiani
Secondo un’analisi effettuata dall’Osservatorio Innovazione Digitale nei Beni e Attività Culturali su un campione di 476 musei italiani, “il 57% dei musei italiani possiede un sito web pur presentando lacune nella qualità dei contenuti o di servizi innovativi per determinate fasce di pubblico, mentre il 52% ha un account sui Social (il 10% dei musei che non hanno un sito web è attivo invece su Facebook); si aggiudica il primo posto Facebook seguito da Twitter e Instagram, meno utilizzata risulta la Newsletter strumento da non trascurare in una buona strategia di web marketing culturale.”
La qualità degli strumenti digitali utilizzati dai musei risulta essere:
- bassa qualità del sito web per tutto ciò che riguarda l’interazione con l’utente;
- basso numero di servizi avanzati come la possibilità di prenotare o acquistare online, di scaricare materiale su artisti, mostre, eventi o di fare donazioni;
- uso prevalente della lingua nazionale che, in un mondo interconnesso come quello in cui viviamo, risulta essere un grosso ostacolo alla fruizione dei contenuti.
Lo strumento principale del marketing museale è chiaramente il sito web, la cui struttura deve essere chiara, ben strutturata, sviluppata in una prospettiva di marketing strategico e con una grafica accattivante e funzionale.
Oltre al sito web, rivestono un ruolo strategico anche i social network, strumenti ormai facenti parte della quotidianità di tutti noi.
Facebook, YouTube, Instagram, Twitter, LinkedIn, Flickr, Pinterest orientano il museo verso la promozione, la comunicazione e la valorizzazione del patrimonio culturale tutta digital.
Condividere contenuti, notizie ed esperienze, creare partecipazione e coinvolgere attivamente gli utenti può rendere un museo popolare ed unico nel suo genere.