Micro momenti: cosa sono?
I micro momenti sono mini intervalli di tempo in cui cerchiamo sullo smartphone un’informazione e vogliamo una risposta immediata che tenga conto delle informazioni native della ricerca su mobile, come ad esempio: ora, posizione e tipo di dispositivo.
Quante volte al giorno controlliamo il nostro smartphone?
In media 150 volte con una media di utilizzo di un minuto per volta (spesso il tempo è inferiore, o leggermente superiore), per un totale di circa 177 minuti al giorno.
Questi accessi a internet, di breve durata, effettuati dagli utenti dai loro dispositivi mobili, sono i micro-momenti e sono appunto istanti in cui si manifesta una necessità o una curiosità che viene soddisfatta tramite una consultazione online.
Gli smartphone e i tablet hanno frammentato enormemente il processo con cui il consumatore pensa, matura e compie l’acquisto, che oggi si compone di migliaia di istanti che nascono, di volta in volta da esigenze diverse e specifiche.
Smartphone sinonimo di stile di vita
Gli smartphone non sono più un semplice device, ma uno stile di vita.
Anche le persone sono mobile, non solo i loro dispositivi.
I luoghi in cui le persone utilizzano il proprio smartphone sono svariati: il 93% a casa, l’87% camminando in strada il 77% nei negozi, il 73% al ristorante ed il 72% a lavoro.
L’utilizzo in modalità multi-tasking sta diventando sempre più uno standard: mentre utilizza il proprio smartphone, infatti, la maggior parte delle persone sta facendo anche altro in contemporanea:
– guarda la TV: 33%
– naviga su internet 29%
– legge un libro: 16%
– legge il giornale: 22%
– fa la coda: 59%
– socializza: 40% (vi sarà capitato un’infinità di volte di vedere in un tavolo di un ristorante persone parlare ed atre guardare il proprio smartphone?).
Il mobile ha superato il fisso in termini di ricerche effettuate, ma non l’ha comunque sostituito.
Mentre la crescita maggiore nel consumo dei media digitali negli ultimi 4 anni è avvenuta da smartphone (più del 394%) e tablet (circa 1.721%), queste piattaforme mobile non stanno facendo diminuire il tempo complessivo speso sul computer fisso, che è comunque aumentato del 37%.
I consumatori quindi non stanno usando i dispositivi mobili in sostituzione ai computer fissi, ma li stanno usando in modi completamene nuovi che prima non erano possibili.
Quando un consumatore si rivolge a un dispositivo (solitamente mobile) per soddisfare un bisogno immediato, Google lo definisce come un micro-momento.
Secondo uno studio di Google esistono dei micro momenti da considerare per il marketing digitale:
I-Want-to-Know Moments: momento Voglio Sapere
L’utente è in fase esplorativa, non intende necessariamente acquistare.
È in cerca di informazioni inerenti un’infinita varietà di topic e prodotti oppure vuole semplicemente soddisfare una sua curiosità.
“Il 66% del campione scelto da Google afferma di informarsi sul cellulare in merito alle novità di cui viene a conoscenza tramite la pubblicità televisiva.”
I-Want-to-Go Moments: momento Voglio Andare
La persona sta cercando un negozio o un’attività vicina.
In questa fase l’intenzione di acquisto diventa più evidente.
“Secondo Google le ricerche di prossimità sono raddoppiate nell’ultimo anno.”
I-Want-to-Do Moments: momento Voglio Fare
In questi momenti gli utenti sono in continua ricerca di informazioni operative, sempre più spesso desiderano imparare, sapere come fare (how to moments).
Informazioni inerenti “How-to” relativi a qualsiasi varietà di task o attività, a partire dalle riparazioni di casa, fino all’installazione di un software o alla realizzazione di un oggetto.
“Su youtube le ricerche collegate agli how to crescono con una media del 70% l’anno.”
I-Want-to-Buy Moments: momento Voglio Comprare
L’utente ha deciso di acquistare, deve solo scegliere fra le tante opzioni a sua disposizione.
Opionioni, recensioni, fatti, offerte, informazioni comparative in merito a prodotti e servizi, anche se ci si trova già in-store.
In questi momenti bisogna “aiutarlo a sceglierci”.
I consumatori sono più ricettivi ai messaggi di marketing quando hanno una voglia/necessità e vogliono soddisfarla sul momento.
Il micro-moments marketing da smartphone cambia il modo di proporsi al mercato.
Secondo i dati Google, il 94% degli utenti che usa uno smartphone cerca informazioni su luoghi e l’82% usa un motore di ricerca quando cerca un’azienda locale. Inoltre sta aumentando il numero di consumatori che usano lo smartphone per fare ricerche quando sono in un negozio, l’82% per prendere una decisione d’acquisto.
Come un brand dovrebbe sfruttare i micro momenti?
- Be There (esserci): bisogna essere in grado di prevedere i micro-momenti per gli utenti del tuo settore e progettare di esserci in modo efficace nel momento in cui tali momenti si verificano. Se ad esempio sono uno studio immobiliare a Firenze quando cercano il mio nome, deve uscire nella parte alta dello schermo la mia mappa.
- Be Useful (essere utile): bisogna essere rilevanti in relazione ai bisogni dei consumatori in quell’esatto momento in cui sono espressi e connettere le persone ai risultati che stanno cercando. Se sono uno studio immobiliare a Firenze quando cercano il mio nome + indirizzo, deve uscire la mappa con le indicazioni stradali. O quando cercano il mio “nome + chiama”, si deve attivare in automatico la chiamata allo studio (questa funzionalità funziona su Android).
- Be Quick (essere veloci): coloro che utilizzano gli smartphone vogliono sapere, andare, fare e comprare rapidamente. L’esperienza mobile da offrire deve essere veloce e senza intoppi, né ostacoli. Il sito deve essere semplice, con pochi passaggi per portare a termine un’azione o leggere un’ informazione. L’usabilità è importante, la velocità di caricamento pure: in media il 40% degli utenti concedono massimo 3 secondi ad una pagina per caricarsi prima di abbandonarla.
- Connect the Dots: bisogna considerare che non esistono solo utenti da Mobile o utenti da Desktop, ma esistono solo consumatori, a prescindere dal dispositivo che utilizzano. Occorre organizzare la propria strategia attorno ad una visione unica e complessiva del consumatore, in qualunque modo esso attui le conversioni: bisogna, dunque, ragionare in un’ottica across screen ed across channel. Se i consumatori iniziano il proprio customer journey sul proprio dispositivo mobile, accade molto spesso che lo continuino sul proprio tablet, PC desktop o anche in-store.
Micro momenti e customer journey
Per questo motivo le aziende dovrebbero seguire il proprio consumatore lungo il suo customer journey ovunque esso conduca e garantire un nuovo livello di flessibilità rispetto a come e dove essi si connettono, così da giungere ad una conversione e non perderli.
Con il mobile, i brand devono presentare il giusto contenuto per soddisfare i clienti durante il loro processo decisionale (customer journey) online. Bisogna essere in grado di capire da quali premesse stanno partendo e cosa li porterà alla conversione durante i micro-momenti.
Bisogna catturare i consumatori prima dell’inizio del processo decisionale creando un contenuto che risponda ai momenti esplorativi I-want-to-know o I-want-to-be-inspired.
Pochi secondi per catturare il consumatore e stimolarlo al prossimo passaggio. Per questo motivo, il contenuto mobile deve coinvolgere ed essere facilmente comprensibile. I lunghi testi editoriali stanno cedendo il posto a frammenti di brevi vide e post di blog.
Capire la mentalità dei tuoi clienti da come si relazionano al tuo business, ti permette di accrescere significativamente le tua presenza online.
Non dimentichiamoci di un presupposto fondamentale: una comunicazione di successo ha bisogno di un design “responsive“. Il mobile marketing deve tenere conto delle nuove tecniche di progettazione dei siti, in modo da garantire che i contenuti si adattino automaticamente al dispositivo da cui vengono letti. Altrimenti i messaggi, anche se estremamente funzionali dal punto di vista della grafica e della comunicazione, risulteranno illeggibili.
Non ti resta altro che analizzare i micro momenti dei tuoi clienti 😉