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MicroMomenti: alcuni dati interessanti

Dal momento zero ai micromomenti

Prima dell’avvento delle tecnologie basate sul web l’esperienza d’acquisto si basava su tre momenti fondamentali: stimolo, primo momento di verità nel punto vendita, secondo momento di verità durante l’utilizzo.

Le nuove tecnologie hanno introdotto un “momento zero”, che Google ha definito ZMOT, che si posiziona tra stimolo e primo momento e si caratterizza dalla ricerca di informazioni, di recensioni e di analisi da parte dell’utente stesso.

La diffusione del mobile e dei video online ha ulteriormente segmentato questo “momento zero” in varie tipologie di micromomenti che Google ha definito come segue:

  1. Micromomenti per divertirsi: nei quali l’utente coltiva le proprie passioni;
  2. Micromomenti per imparare: nei quali l’utente manifesta l’intenzione di imparare a utilizzare un prodotto o un servizio;
  3. Micromomenti per informarsi: nei quali l’utente trova informazioni in relazione a una propria idea, bisogno o necessità;
  4. Micromomenti per acquistare: nei quali l’utente concretizza la propria conversione.

Sulla base di questa segmentazione in micromomenti proviamo a elencare alcuni dati provenienti da una ricerca IPSOS commissionata da Google per il mercato italiano nel marzo 2015:

Micromomenti per divertirsi:

Micromomenti per imparare:

Micromomenti per informarsi:

Micromomenti per acquistare:

MicroMomenti: alcuni dati interessanti. Ultima modifica: 2015-12-21T12:06:06+01:00 da Marco Biagiotti
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