Stando a quanto riportato nell’ultimo report trimestrale eFinance di Nielsen, gli italiani che si affidano ai device mobili( smartphone e tablet) per operazioni bancarie per così dire di routine sono circa 10 milioni. Al giugno scorso, 2,9 milioni avevano usufruito dei servizi informativi e dispositivi tramite mobile, registrando un +80% nell’arco dei 12 mesi.
La rapida e sostenuta crescita del mobile banking, spiega Nielsen, è da ricondursi non solo alla diffusione di device evoluti, ma anche al contestuale ampliamento dell’offerta da parte degli istituti bancari italiani(finalmente!) che stanno rilasciando applicazioni per i tre principali sistemi operativi (iOS, Android e Windows Phone).
Qual è il device più utilizzato? Ma lo smartphone, ovviamente! Dal 79% dei clienti.
Il sistema operativo più diffuso? Si conferma Android ma è da rilevare che iOS, il sistema operativo Apple, ha una penetrazione sui clienti bancari online doppia rispetto a quella registrata sull’utenza internet nel suo complesso (29% vs. 15%).
“Prevediamo che nei prossimi mesi il tasso di adozione dei servizi bancari mobile continuerà a essere sostenuto” – dichiara Cristina Papini, R&A Director di Nielsen – “Il 75% di chi non ha ancora utilizzato smartphone o tablet per accedere ai servizi bancari non mostra resistenze all’adozione di questo canale”.
Per cosa viene utilizzato il mobile banking? I due terzi dei clienti per verificare saldo e movimenti; un utilizzo regolare, invece, è destinato ad effettuare ricariche telefoniche o di carte prepagate. Come si evince dalla tabella Nielsen di Giugno 2015, la quota di utenti che accede da smartphone o tablet è pressochè la stessa di chi vi accede da Pc.
Però per effettuare operazioni di valore più consistente, quale per esempio i bonifici, il pc si conferma la piattaforma preferita.
Alla luce di questi sintetici dati, una riflessione sorge spontanea: forse l’adozione delle nuove tecnologie renderà eccessivi i 32 mila sportelli presenti in Italia, visto che anche gli italiani, notoriamente diffidenti per le questioni di danaro e attaccati a “la roba” di pirandelliana memoria, utilizzano apps e l’online?