Dalle analisi condotte in occasione della quindicesima edizione dell’Edelman Trust Barometer, ricerca a cadenza annuale relativa alla credibilità percepita nei confronti di aziende, governi, media e NGO’s, emerge che in Italia i motori di ricerca sono il mezzo più comune per ottenere informazioni, a discapito dei media tradizionali che perdono la leadership. La fiducia riposta nei nuovi media dipende dal miglioramento della loro qualità e dalla rapida e agevole accessibilità.
La ricerca è stata svolta tra il 13 ottobre ed il 24 novembre 2014, in 27 Paesi, mediante interviste online su un campione di 33.000 utenti di età compresa tra i 25 e i 64 anni.
Dalla ricerca dell’Ederman emerge che a livello globale il 62% degli utenti si informa tramite gli strumenti tradizionali, mentre il 64% sui motori di ricerca. Dati ancora più accentuati in Italia che mostra rispettivamente il 57% dei media tradizionali contro il 69% di quelli online.
Inoltre per il 34% degli utenti intervistati, i nuovi media sono la prima fonte consultata: il 45% degli italiani li usa per ricercare le “bracking news”, il 52% per trovare conferma e approfondimenti di informazioni di cui sono già a conoscenza.
Frenano invece i social network che mostrano un calo di fiducia da parte degli italiani, delinenado un dato del 45%. Questo potrebbe derivare dall’incostante veridicità delle notizie condivise sui social e gli utenti sembrano esserne diventati consapevoli. È consigliabile che le aziende integrino tutti i loro canali in un unico piano comunicativo affidabile e coerente: come emerge dal Test Baromemeter 2012, gli utenti per giudicare credibile un’iformazione devono infatti essere esposti al medesimo messaggio almeno 3-5 volte.
Le abitudini stanno cambiando, le persone sono sempre più oriente verso l’uso di Internet per informarsi e aggiornarsi. In questo panorama non è da sottovalutare che i dispositivi mobili forniscono un fertile terreno per questo rapido sviluppo.