Online Video Experience.
Cos’é? E’ uno strumento di marketing che negli ultimi anni ha registrato una costante ascesa, diventando sempre più imprescindibile dalla strategia digitale aziendale.
Sono aumentate le ore di visualizzazione da parte dei consumatori con il conseguente incremento delle piattaforme nelle quali consumer e aziende possono pubblicare video, oltre alla crescita delle condivisioni su social media e siti web.
Così oggi il 61% delle aziende utilizza i video come strumenti di marketing e il 67% dichiara di voler aumentare gli investimenti nel corso del 2016.
Ma cosa pensa il consumatore europeo(inglese, francese e tedesco) e cosa si apetta dai video aziendali?
La risposta si trova nel recente studio di Brightcove Inc., azienda spercializzata in video.
In sintesi, tre i desiderata fondamentali: i video online devono essere più brevi, più targettizzati ed interattivi.
Il 67% smette di guardare i contenuti video perché non pertinenti, o perché troppo pesanti o caratterizzati da scarsa delivery.
In particolare il 74% ha avuto problemi di buffering(memoria di transito) o addirittura non ha potuto caricare il video.
Un altro 74% evidenzia insoddisfazione circa i contenuti degli annunci online video.
Ma il dato più significativo e sul quale riflettere è che oltre un terzo(il 36%) dichiara di aver visto raramente un video che rispecchiasse i suoi interessi.
Perciò ben il 92% degli intervistati si aspetta dei cambiamenti degli annunci online video che migliorino sensibilmente l’experience.
Sono indicazioni che devono far riflettere gli addetti ai lavori: è alto il rischio di perdere visualizzazioni e quindi business.
Dove intervenire per migliorare l’online video experience degli utenti?
– Maggiore interattività(il 58% degli intervistati)
– Video più brevi(57%)
– Possibilità di mandare il video avanti più velocemente(41%)
– Video più targettizzati ed aderenti ai loro interessi(21%)
Come abbiamo più volte analizzato, una buona User Experience – della quale l’online video fa parte – è determinante per ottimizzare la presenza web di un’azienda e, dunque, il suo business.
Perché se è vero che “content is the king”, il consumatore lo è ancora di più. Ascoltiamolo.