Le OP o Organizzazioni di Produttori sono società costituite su iniziativa dei produttori di un settore specifico che si aggregano per svolgere una o più attività e perseguire uno o più degli obiettivi previsti all’art. 152 del Reg. (UE) n. 1308/2013 (Organizzazione Comune dei Mercati).
La Corte di Giustizia dell’UE, con una sentenza ha ribadito il ruolo centrale delle Organizzazioni di Produttori (OP) affermando che le concertazioni sui prezzi e sulle quantità, effettuate da esse e dalle loro associazioni (AOP) non possono costituire un’intesa ai sensi del diritto della concorrenza.
Op e Aop, ecco cosa cambia
Le OP (organizzazione di Produttori):
- hanno l’obbligo di dimostrare la presenza di un organigramma: adempimento questo, che deve essere soddisfatto sia all’atto del riconoscimento che per il mantenimento dello status di organizzazione, “rappresenta un momento organizzativo essenziale per una Op, in quanto deve prevedere l’indicazione dei diversi livelli gestionali, delle relazioni intercorrenti fra le diverse aree e figure presenti in azienda e le rispettive responsabilità
- i soci di una Op possono fornire direttamente il prodotto ad una filiale nel rispetto delle regole previste da un apposito regolamento interno predisposto dalla stessa Op.
OP nel settore agricolo
Una OP è un’aggregazione di aziende agricole di produzione sotto forma di cooperativa o di associazione, che rispetta determinati requisiti per poter essere riconosciuta tale.
La formazione delle OP è disciplinata su base europea, per quanto riguarda il settore ortofrutta, dal Reg. 7 (OCM ortofrutta) e su base nazionale (Decreto MiPAAF 85 del 2007) per tutti gli altri settori.
In genere si opera a livello regionale o al più interregionale.
La OP deve rispettare 4 principali requisiti per il settore ortofrutta:
- fermo restando il numero minimo di 5 soci, esistono diversi regimi di fatturato a seconda delle tipologie di ortofrutta commercializzate
- bisogna avere uno statuto con regole democratiche
- le vendite e la fatturazione sono esercitate direttamente dalla OP per conto dei suoi soci per almeno il 75% del fatturato di ogni suo singolo socio
- per il normale funzionamento della OP è necessaria una piattaforma di raccolta e condizionamento dei prodotti; un disciplinare di produzione cui i soci devono attenersi (manuale della qualità che raggruppa tutte le norme interne alla OP: il funzionamento dei vari settori, organizzazione dei conferimenti, trattamento del personale e funzioni interne alla struttura Operativa, norme sui conferimenti di prodotto, servizi ai soci, sanzioni in caso di inosservanza dello stesso Manuale).
Una OP nasce solo e soltanto quando tra i produttori c’è un’esigenza e una visione comune che rappresenta la forza motrice della OP.
Le OP (organizzazione di Produttori) o le AOP (associazioni di organizzazioni dei produttori):
- aiutano gli agricoltori a ridurre i costi di operazione
- e a collaborare alla trasformazione e alla commercializzazione dei loro prodotti.
Le organizzazioni dei produttori rafforzano il potere contrattuale collettivo degli agricoltori, ad esempio:
- concentrando l’offerta
- migliorando la commercializzazione
- fornendo assistenza tecnica e logistica ai propri membri
- contribuendo alla gestione della qualità
- trasferendo le conoscenze.
Riconoscimento delle OP
L’UE riconosce il ruolo speciale svolto dalle organizzazioni dei produttori che, a loro volta, possono chiedere il riconoscimento dal paese dell’UE in cui hanno sede.
La domanda di riconoscimento, quale OP, deve essere fatta alla Regione in cui ha sede e opera la OP.
Nel caso di OP con soci in più regioni, la domanda deve essere fatta alla Regione nella quale la OP ha il maggior valore di produzione commercializzata (VPC).
Le OP possono assumere varie forme giuridiche, fra cui quella di cooperativa agricola.
Le OP riconosciute possono beneficiare di:
- deroghe alle regole di concorrenza dell’UE per determinate attività, come la contrattazione collettiva per conto dei loro membri, la pianificazione della produzione o alcune misure di gestione dell’offerta
- accesso ai finanziamenti dell’UE nell’ambito dei “programmi operativi” nel settore ortofrutticolo, come quelli volti a sostenere gli investimenti collettivi nella logistica a beneficio dei loro membri.