Finalmente! Grazie a Nexive nasce la raccomandata digitale.
Dal prossimo aprile, infatti, per ritirare la classica raccomandata (nata nel 1963 e da allora rimasta inalterata, sprezzante delle sfide del tempo) non sarà più necessario recarsi fisicamente all’ufficio postale (che, per gli aficionados delle file, rimarrà comunque una delle opzioni).
Il servizio Nexive in partnership con la startup tNotice, renderà possibile scaricarla direttamente dal web sul proprio pc in modo semplice e sicuro: questo è davvero un esempio di tecnologia al servizio del cittadino!
Da notare anche che l’Italia è il primo paese ad utilizzare la raccomandata digitale, potente ed innovativo mezzo di recapito della posta.
Sicuramente Nexive, prima di lanciare la raccomandata digitale, avrà valutato l’opportunità rappresentata dai 180 milioni di raccomandate spedite in Italia ogni anno (di cui 14 milioni da Nexive), delle quali il 36% finisce in giacenza pari a circa 65 milioni di raccomandate che spesso languiscono negli uffici postali.
“Se il nostro concorrente è Poste Italiane, l’unica strada per competere è l’innovazione”, afferma Luca Palermo , ceo di Nexive, ex Tnt Poste Italia, oggi primo operatore privato nazionale.
Quali sono i vantaggi della nuova raccomandata digitale? Oltre all’innegabile risparmio di tempo, dovrebbe soprattutto garantire sicurezza e tracciabilità.
Il codice pin della raccomandata online funziona come quella dei servizi bancari online: può essere utilizzato per un solo ritiro e si blocca al terzo tentativo di errore. La connessione sul web è protetta con crittografia e l’accesso al sito richiede l’autenticazione tramite username e password, o tramite sms di verifica sul mobile. La tracciabilità della raccomandata digitale è resa possibile alla spedizione in formato elettronico e alla consegna con firma elettronica, garantendo lo stesso valore legale della tradizionale raccomandata con ricevuta di ritorno.
Nexive, comunque, non è certo nuovo ad iniziative innovative; chi è Nexive?
E’ l’inventore di “formula certa”, il sistema per tracciare la posta. Questo sistema di recapito postale controllato e certificato con tecnologia satellitare, è già utilizzato da 30.000 aziende italiane e movimenta più di 500 milioni di lettere ogni anno.
Ma soprattutto, consente la tracciabilità delle lettere e ne certifica con certezza, appunto, l’avvenuta consegna. Infatti, ogni lettera viene identificata da un codice a barre che al momento del recapito viene letto dall’apposito palmare in dotazione ai postini. Il sistema GPS del palmare, poi, registra luogo, data e ora del recapito.
Fino ad oggi, i progressi fatti dalla tecnologia sul recapito della posta sono stati indiscutibilmente utili per semplificare la vita del mittente. Con la raccomandata digitale e relativi digitalizzazione e codice Pin, invece, si punta ad eliminare le file e conseguenti perdite di tempo, pazienza (!) e disagi vari che il ritiro di una raccomandata comportano.
“Ogni secondo ci sono quattro persone che fanno la fila ad uno sportello per ritirarne una”, spiega Luca Palermo, “Il 60 per cento delle raccomandate che finisce in giacenza non verrà mai ritirato. Per questo abbiamo voluto semplificare la vita a cittadini e imprese, ma soprattutto dar facoltà di scegliere. Accompagniamo gli utenti verso il nuovo, ma lasciamo loro anche l’opzione cartacea”.
Spero davvero che il prossimo passo sia quello di poter spedire una raccomandata digitale(ovvero tramite web) anche a chi non ha un indirizzo pec.
Intanto, ad oggi la fila ed il tempo che si devono sostenere agli uffici postali per spedire una semplice raccomandata possono essere davvero insostenibili ed interminabili.