La ricerca vocale, o Vocal Search, consiste nel riconoscimento della lingua parlata e consente agli utenti di effettuare ricerche tramite la voce, senza la necessità di digitare alcun termine.
La Vocal Search nel 2017 si è affermata sempre più come nuovo metodo di ricerca e di approccio ai motori di ricerca, grazie anche alla presenza di assistenti vocali come Google Assistant, Siri, Alexa e Cortana, ma non solo: la ricerca vocale di Google, ad esempio, è sempre più utilizzata, soprattutto da mobile, tanto che Google ha annunciato dei cambiamenti dal punto di vista della SEO.
La ricerca vocale risulta quindi più facile da utilizzare e più intuitiva rispetto ai tradizionali metodi di ricerca.
La voce è 3 volte più veloce rispetto allo scrivere e consente di svolgere più attività contemporaneamente.
L’intelligenza artificiale che guida gli assistenti vocali li rende in grado di interpretare il significato semantico delle ricerche degli utenti in base a query precedenti, alla posizione degli utenti ed alle interazioni con il dispositivo.
É possibile utilizzare la ricerca vocale praticamente da qualsiasi supporto: telefoni, altoparlanti intelligenti, laptop, tablet, computer desktop, anche se comunque, la maggior parte delle ricerche vocali sono effettuate tramite dispositivi mobili.
Entro il 2020, il 50% di tutte le ricerche sarà probabilmente costituito da ricerche vocali.
Il 75% dei giovani usa questo metodo di ricerca ed il 38% degli adulti fanno ricerca vocale almeno 1 volta al giorno: nel momento del bisogno lo smartphone è sempre a portata di mano.
La tecnologia oggi giorno cambia e sconvolge le cose continuamente: se fino a pochi anni fa, si era abituati ad utilizzare il cellulare semplicemente per effettuare chiamate o mandare messaggi, oggi gli smartphone sono diventati dei perfetti assistenti personali, pronti a risolverci ogni problema.
La user experience passa sempre più attraverso la ricerca vocale: gli assistenti virtuali stanno acquisendo un ruolo sempre più attivo nella quotidianità dei consumatori ed il mercato deve adattarsi a questa nuova tendenza.
Come la ricerca vocale cambia le abitudini dei consumatori?
Per stare al passo con i tempi le aziende dovranno:
- uniformarsi ai siti mobile-friendly o responsive;
- concentrarsi sul content marketing ottimizzando il proprio sito a tutti i contenuti di ricerca, non penalizzandone nessuno;
- curare il fattore local (per le ricerche di prossimità geografica);
- prestare massima attenzione ai contenuti, non solo in ottica SEO ma soprattutto in ottica utente.
L’ottimizzazione per la ricerca vocale tende ad includere parole chiave a coda lunga e frasi colloquiali.
Riassumendo quindi sarà utile:
- allineare i contenuti agli interessi e alle intenzioni degli utenti: è fondamentale comprendere l’intento di una query di ricerca per adattare il contenuto alle risposte vocali;
- rendere il marchio visibile e riconoscibile con contenuti che rispondano alle domande su parole chiave di settore: risposte rapide, pertinenti e veloci sono cruciali per il successo della ricerca vocale;
- curare la reputazione dell’azienda in rete: i sistemi di riconoscimento vocale tengono in considerazione voti, recensioni e commenti, nonché informazioni provenienti dai social media.
Sei pronto ad affrontare questo 2018 all’insegna della ricerca vocale? 😉