Da un recente studio pubblicato sul Quarterly Journal of Experimental Psychology, gli psicologi del UCLA (University of California, Los Angeles) hanno testato la capacità di 85 studenti universitari di ridisegnare a memoria il logo Apple su un foglio bianco. Solo un soggetto è stato in grado di completare il compito correttamente.
Inoltre meno della metà dei soggetti è riuscito ad identificare il vero logo tra una serie di logo simili, alterati da una qualche caratteristica.
Tra i partecipanti ben 52 erano “Apple users”, 10 “PC users” ed i restanti 23 studenti utilizzavano sia Apple che altri dispositivi. Tuttavia non è stata rilevata alcuna differenza tra i soggetti “Apple users” ed i “PC users”.
Sembra un risultato incomprensibile, considerata la quotidianità con cui usualmente le persone hanno a che fare con i dispositivi Apple, la semplicità del logo e la sua ampissima diffusione nel mondo.
Come è possibile?
Gli psicologi dell’università californiana affermano che le persone incontrano difficoltà anche se hanno il logo corretto di fronte a loro. Questo avverrebbe perché il nostro cervello ha imparato che non è importante “registrare” gli specifici dettagli degli oggetti. Infatti, un efficiente sistema mnestico filtra le informazioni provenienti dall’esterno e memorizza solo quelle sostanziali per la persona.
Inoltre gli sperimentatori hanno rilevato una forte discrepanza tra l’opinione personale che i soggetti avevano sulla probabilità che ottenessero un successo nel compito, e quella che è stata successivamente la loro reale prestazione. Questo a dimostrazione della scarsa consapevolezza di cui siamo in possesso sui processi cognitivi, che agiscono prevalentemente fuori dal nostro controllo.