Quando si dice sette donne per ogni uomo. Rispetto alla situazione globale mondiale, dove nascono in media 103/107 maschi ogni 100 femmine, in Cina l’anno scorso il rapporto era di 115,88 a 100. Si evince immediatamente che per molti uomini cinesi non sarà possibile avere una compagna (cinese).
La popolazione cinese nel 2014 era di 700 milioni di uomini e di 667 milioni di donne, con un delta di 33 milioni a favore dei primi. Incredibile ma vero!? Per la verità è molto credibile e facilmente spiegabile se consideriamo la politica di aborti selettivi e di abbandono impunito di bambine in fasce perpetrato in Cina.
Secondo la politica del figlio unico, in Cina per avere dei figli ci vuole il permesso dello stato che concede il permesso di averne più di uno solo alle coppie residenti in zone rurali, a condizione che il primo figlio sia una femmina. Chi osa infrangere tale legge rischia l’aborto forzato, la sterilizzazione, la confisca dei beni, la perdita del lavoro e/o lo sfratto. Tutto ciò perché è sul figlio maschio che grava il dovere di mantenere i genitori anziani.
Conseguentemente le famiglie, potendo avere un figlio solo, rifiutano il feto di sesso femminile, per tentare con un’altra gravidanza di concepire l’erede maschio.
Il 1° gennaio 2014 il governo cinese ha apportato una lieve modifica, allargando anche alle coppie in cui uno solo, o moglie o marito, era figlio unico, possono chiedere il permesso di fare un secondo figlio. Ma poiché ciò non è stato ritenuto soddisfacente dagli Stati Uniti che hanno riportato il rating della Cina al livello 2, nonostante il Partito comunista cinese non si fosse affatto impegnato a mettere fine all’aborto forzato, il governo cinese ha dichiarato di voler contrastare con nuovi provvedimenti il ricorso alle analisi del sangue per determinare il sesso di un feto.
Va da sé che, anche in un paese come la Cina, le élite politiche e finanziarie hanno sempre potuto permettersi di pagare le cosiddette tariffe di compensazione sociale – le multe da pagare per avere famiglie più grandi – nonostante queste possano arrivare fino a 14 volte lo stipendio annuale. Invece, al secondo bambino di genitori che non pagano tale tariffa non sono assicurate né le cure mediche né il diritto di andare a scuola.
Sono lontani i tempi del Celeste Impero e dell’imperatore con il suo stuolo di concubine.
Restano da vedere le conseguenze che scaturiranno da tale situazione. C’è da scommettere che qualcuno vorrà cavalcare questa “opportunità” e si faccia venire qualche idea aprendo, per esempio, delle agenzie di incontri più o meno on line.