Internet of Things o letteralmente “Internet delle cose” (IoT) viene usato la prima volta nel 1999 da Kevin Ashton, ricercatore inglese presso il MIT (Massachussets Institute of Technology). Termine nuovo questo che si riferisce a concetti di cui si parla già da molto tempo, dalla nascita di internet e del web semantico: un web fatto di cose..
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IoT, acronimo di Internet delle Cose (Internet of Things), ovvero la possibilità della rete Internet di collegare tra di loro oggetti, impone di creare prodotti sempre più interattivi per conquistare, coinvolgere e mantenere i consumatori. L’aspetto più rilevante (e ricco di opportunità) è che la rete non riguarda solo i classici apparecchi elettronici (pc, smartphone,..
Non c’è crisi che tenga: ai dispositivi tecnologici gli italiani non rinunciano proprio. Per la spesa e la fruizione dei prodotti hi-tech l’Italia batte tutti gli altri paesi europei. Secondo una ricerca condotta da Microsoft Digital Trends in 13 Paesi a livello mondiale sulle tendenze e sulle esigenze dei consumatori rapportate al mondo della tecnologia,..
Facebook, ad oggi considerato il social network più popolare al mondo, è in continua evoluzione ed aumento grazie alle molteplici novità che periodicamente la piattaforma introduce per i suoi utenti. Ultima, e certamente non ultima, è l’acquisizione della start up che produce tecnologia per il riconoscimento vocale: Wit.ai. Wit.ai è una piattaforma dedicata agli sviluppatori..
Il cosidetto “Internet delle Cose” (in inglese Internet of Things, IoT) si presenta come un nuovo mondo di opportunità per brand e consumatori. Da qui ai prossimi anni ogni cosa sarà connessa e comunicante, questo implica la nascita e l’implementazione di un’intelligenza di sistema, in grado di abilitare nuovi servizi e potenziali di interazione. L’IoT..