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Telegram: l’applicazione di messaggistica istantanea

Velocità, sicurezza, chat segrete, e massima tutela della privacy: caratteristiche queste dell’applicazione di messaggistica istantanea Telegram.

L’aeroplanino di Telegram ha preso il volo in questi ultimi mesi, facendo registrare numeri da record per quanto riguarda i nuovi utenti.

Il motivo è dovuto a WhatsApp ed al suo aggiornamento dei termini del servizio e dell’informativa relativa alla privacy.

A metà gennaio 2021 nel giro di 72 ore sono ben 25 milioni i nuovi utenti:

Numeri questi che portano  la cifra complessiva degli utenti attivi su Telegram a circa 500 milioni.

Telegram nel tempo

Nel 2015 si sono registrati:

portando l’applicazione tra i giganti dell’instant messagging e divenendo per molti il principale mezzo di comunicazione da mobile.

Secondo Pavel Durov (Founder di Telegram, spesso definito lo “Zuckerberg di Russia”) gli utilizzatori più assidui sono soggetti influenti, politici e uomini d’affari. Persone che insomma hanno qualcosa da nascondere.

Pavel Durov nel 2014, insoddisfatto per le applicazioni di messaggistica istantanea presenti sul mercato, in quanto irrispettose nei confronti della riservatezza degli utenti, lancia insieme al fratello l’applicazione Telegram.

Telegram è un servizio di messaggistica istantanea molto simile a Whatsapp, ma con un’enorme differenza attribuibile ad un sistema di copertura e criptaggio dei dati che secondo Pavol Durov lo renderebbe invulnerabile e quindi totalmente sicuro.

Le conversazioni che avvengono mediante l’applicazione, oltre ad essere crittografate, vengono salvate sul server di Telegram così da essere inaccessibili a chiunque compresi i dipendenti aziendali.

La libertà di comunicazione nel rispetto della privacy è l’obiettivo dell’applicazione, simboleggiato dal suo stesso logo un piccolo aeroplano di carta.

 

Telegram in alcuni paesi non è ben visto dai governi locali che considerano le chat protette potenziali pericoli per l’intera nazione.

Telegram nel mondo

In Cina ad esempio, le autorità locali hanno dichiarato soggetti sospetti tutti coloro che fanno uso dell’applicazione di messaggistica, per questo si corre seriamente il rischio che venga emanata un’ordinanza dalle autorità che imponga la rimozione di questa tipologia di servizi nel paese.

Anche in Medio Oriente il caso Telegram crea agitazioni.

Dopo gli attacchi avvenuti a Parigi Telegram è stato nel mirino delle autorità, in quanto accusato di essere il canale di comunicazione dell’ISIS e di altre organizzazioni estremiste.

I contenuti di Telegram, privi di restrizioni, rappresentano un punto a favore verso la libertà di comunicazione ma allo stesso tempo un potenziale pericolo per la sicurezza.

Attualmente l’azienda di Durov sta lavoranado per eliminare il materiale a rischio e tranquillizzare le autorità.

Altro paese dove i servizi di messaggistica istantanea sono seriamente messi in discussione è l’Iran.

Il governo iraniano insiste sulla rimozione dei contenuti ritenuti pericolosi e immorali, come quelli relativi alla pornografia o appartenenti ad attività criminali.

A tal proposito Durov afferma quanto segue:

“La privacy è in definitiva più importante delle nostre paure per le situazioni spiacevoli, come il terrorismo. È un dato di fatto che in Medio Oriente c’è una guerra legata all’ISIS.

Ammettendo che questa organizzazione criminale utilizzi Telgram per comunicare, ciò non implica che noi dobbiamo sentirci in colpa, noi stiamo proteggendo solo la privacy dei nostri utenti.

Anche se non ci fosse Telegram o le sue modalità di fruizione fossero differenti, l’ISIS non trovandolo un mezzo sicuro, ne troverebbe di certo un altro per comunicare con le sue cellule.”

Vincerà quindi la voglia di comunicare liberamente o la paura che la sicurezza della collettività sia minacciata?

Telegram: l’applicazione di messaggistica istantanea. Ultima modifica: 2021-02-09T15:33:52+01:00 da Ileana Somma
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