Nel mese di ottobre 2016, per la prima volta, il traffico internet generato nel mondo da mobile ha superato quello da pc.
A certificare che il traffico mobile supera il traffico da pc è stata la società di analisi del web StatCounter, secondo la quale il 51.26% del traffico sarebbe da attribuire appunto a smartphone e tablet, limitando l’incidenza dei PC e dei computer portatili al 48,74%.
Un sorpasso questo avvenuto in tempi brevissimi visto che nel 2010 l’utilizzo della rete da “mobile” era appena pari al 10%.
A guidare l’ascesa del web “mobile” sono stati i mercati emergenti a partire dall’India dove il 75% dell’utilizzo avviene attraverso dispositivi mobili, dato questo ottenuto analizzando oltre 15 miliardi di pagine visitate ogni mese in oltre 2,5 milioni di siti web.
“Questi dati dovrebbero essere una sveglia soprattutto per le piccole aziende e i professionisti, affinche’ i loro siti siano ‘mobile friendly’ – spiega Aodhan Cullen, Ad di StatCounter. Molti vecchi siti non lo sono. Chi vuole fare affari con i paesi extra Ue, come ad esempio la Gran Bretagna post Brexit, deve tenerne conto”.
Nei mercati tradizionali invece c’è ancora un dominio delle connessioni da pc: negli Stati Uniti, il rapporto è 58% a 42%, in Gran Bretagna 55,6% a 44,4% mentre in Italia il distacco è ancora più evidente, con il 64,3% del traffico generato da desktop contro il 30% da smartphone ed il 5,7% da tablet.
Nell’aprile del 2015, Google aveva rivelato che le ricerche da mobile in 10 paesi, inclusi Stati Uniti e Giappone, avevano superato quelle da dispositivi tradizionali.
Nello stesso mese un altro studio di ComScore aveva rilevato che negli Usa il numero degli utenti che sceglieva i soli dispositivi mobili aveva superato per la prima volta quello di chi invece usava soltanto computer e laptop.
A farne le spese di questo spostamento di tendenza potrebbero essere le imprese che non si adeguano al “Mobile Friendly”.
È ormai ben chiaro a tutti che anche Google privilegia i siti Mobile Friendly nei suoi risultati di ricerca e anche i risultati di questa ricerca dimostrano tale teoria.
Secondo dati raccolti a luglio da Audiweb in Italia il picco massimo di connessioni da dispositivi mobili avviene tra le ore 13.00 e le ore 14.00, proprio in concomitanza con la pausa pranzo, e dalle 18.00 in poi ovvero quando la maggior parte delle persone esce dall’ufficio per tornare a casa.
Inoltre gli uomini connessi da dispositivi mobili sarebbero il 40,7% (circa 9 milioni), contro il 46,6% delle donne (circa 10 milioni e mezzo).
Per quanto concerne le fasce d’età, il 50% dei mobile surfer ha tra i 18 e i 24 anni (2,2 milioni), il 55,4% ha tra i 25 e 34 anni e il 53% tra i 35 e i 54 anni.
Al primo posto tra i siti più visitati ci sono i motori o le app di ricerca (il 93% degli utenti); al secondo, i siti generalisti e poi a seguire: social network (in particolare Facebook), siti di software, servizi e tool online, caselle di posta elettronica e così via.
Discorso a parte va fatto invece per i fruitori delle app di messaggistica (es WhatsApp) che vi trascorrono circa 10 ore al mese.
Cresce anche il numero di utenti che consulta siti e-commerce dal proprio smartphone anche se gli acquisti continuano a essere effettuati per la maggioranza da Pc.
In particolare, nei primi mesi del 2016 circa il 43% degli italiani si è connesso da mobile, contro il 57% che ha effettuato l’accesso da desktop, a differenza dell’anno scorso quando gli utenti online da Pc erano circa il 66%.
Si stima comunque che entro la fine del 2016 il 71% delle connessioni a internet, a livello globale, avverrà da mobile con un aumento significativo del 27,7%.
Ciò porterà, tra il 2016 e il 2017, ad un incremento di 3,7 exabyte al mese di traffico da smartphone.
E tu sei un mobile surfer?