WhatsApp fa un passo indietro decidendo ufficialmente di ripristinare la vecchia funzionalità di “Stato” che è stata di recente sostituita da “Storie“, con non poche contrarietà.
Nella prossima versione del client, quindi, prevista per la prossima settimana, vedremo ricomparire in vecchio e classico “Stato”.
La nuova funzione infatti non è piaciuta alla maggior parte degli utenti dell’app di messaggistica che hanno subito protestato: a questo punto per accontentare i suoi iscritti WhatsApp ripristina il vecchio Stato che permetteva di scrivere una frase da associare al proprio account.
La vecchia funzione inoltre aveva anche uno scopo ben diverso e gli utenti potevano utilizzarla non solo per raccontare le cose svolte durante la giornata, ma anche e soprattutto per dire ai propri amici se si era disponibili per una conversazione o se invece si era occupati in altro.
Con il nuovo aggiornamento comunque non verranno eliminate le storie in stile Snapchat e Instagram, ma verrà integrato lo Stato testuale permettendo agli utenti di scegliere quale delle 2 funzionalità utilizzare.
In questo modo WhatsApp cerca di accontentare tutti i suoi utenti, dai più avanguardisti ai tradizionalisti, permettendo entrambe le modalità di espressione.
Settimana scorsa WhatsApp ha confermato a TechCrunch che il vecchio Stato sarà disponibile per tutti gli utenti Android all’interno dell’aggiornamento di questa settimana, ed in seguito arriverà anche per gli utenti Android.
“Abbiamo ascoltato gli utenti a cui mancava la possibilità di impostare un aggiornamento persistente, solo testuale, nel loro profilo, così abbiamo integrato la feature all’interno della sezione About nelle impostazioni del profilo”, ha dichiarato il portavoce.
“L’aggiornamento apparirà a fianco dei nomi del profilo quando visualizzi i contatti, quando crei una nuova conversazione e quando cerchi nelle informazioni dei Gruppi”.
Nell’app in versione beta il vecchio Stato si chiama Tagline, quindi pare che sarà il nuovo modello con foto e video che racconteranno progressivamente la giornata degli utenti a mantenere il nome Stato.
La mossa mostra come le social app devono reagire rapidamente ai feedback degli utenti se non vogliono vedersi superare in breve tempo dalla concorrenza.