Google sta valutando la possibilità di inserire nei risultati delle ricerche delle schede di valutazione di film e serie televisive con le opinioni (“mi piace”, “non mi piace”) degli utenti, e potrebbe anche raccomandare i programmi televisivi in base ai nostri interessi.
Questa nuova funzione darà agli utenti che cercano un film o una serie Tv online la possibilità di visualizzare subito la percentuale di gradimento del pubblico sul titolo in questione.
Alcuni googler potrebbero già visualizzare in anteprima la novità: digitando sul motore di ricerca il nome di un film o di una serie televisiva, potrebbe comparire una scheda con un pollice in su (mi piace) e un pollice in giù (non mi piace), insieme alle percentuali di soddisfazione degli utenti (“Google users”) che conoscono il prodotto. Nessuna stellina quindi di valutazione, ma un parere netto: si o no
In Italia nel 2016, tra le parole più ricercate su Google c’è anche Gomorra, la serie TV prodotta da Sky Atlantic, e trasmessa successivamente dalla Rai.
Probabile che, per le prossime stagioni della fiction, saremo in grado di conoscere il livello di gradimento degli utenti Google, direttamente nei risultati della ricerca.
Nell’immagine sopra si possono notare i due bottoni: “mi piace” e “non mi piace”, relativi alla serie TV di successo Westworld, sotto, si vede la percentuale dei “Google users”, ossia ti tutti gli utenti che hanno espresso un parere positivo.
Google ha confermato al blog americano Search Engine Land che “è in in fase di test questo esperimento con alcuni googler, ma non c’è ancora nessun annuncio da fare”.
Questa nuova possibilità offerta dall’azienda di Mountain View apre diversi scenari: potrebbe quindi verificarsi che in futuro Google segnalerà film e serie tv da vedere in base ai nostri interessi, con una classifica frutto delle valutazioni degli utenti, o offrire risultati in base ai nostri voti precedenti.
Dal lato pubblicitario, bisognerà aspettarsi una corsa dei produttori di film e serie TV ad ottenere il maggior numero di “mi piace” possibile, così come già avviene sul social Facebook.
